Un Cluod Microsoft per Agridigit del Crea

Di   29 Maggio 2018

Il Consiglio di ricerca ha scelto il Cloud Computing per migliorare la collaborazione tra le strutture scientifiche. In particolare, la piattaforma Azure sosterrà il progetto “AgriDigit”, per creare tecnologie utili e sistemi di supporto alla certificazione dei prodotti. La presentazione a Forum PA 2018.

ROMA – La ricerca agroalimentare ha sempre più bisogno del supporto delle tecnologie informatiche. Così il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ente vigilato dal ministero delle Politiche agricole) ha deciso di affidarsi al Cloud Computing di Microsoft per supportare le proprie strutture scientifiche nei settori agricolo, ittico, forestale e nutrizionale. L’adozione dei nuovi strumenti è stata annunciata a Forum PA 2018 che si è svolto alla Nuvola di Roma lo scorso 22-24 maggio. La piattaforma Clud Computing permetterà una maggiore collaborazione tra i team di ricerca, attraverso infrastrutture sicure e lo sviluppo di applicazioni intelligenti.

in particolare, la piattaforma cloud Microsoft Azure supporterà il progetto di agricoltura digitale “AgriDigit”, finanziato dal ministero delle Politiche agricole per creare tecnologie utili in agricoltura e sistemi di supporto alla certificazione dei prodotti.

“Lo sviluppo prorompente delle innovazioni impiegabili nel campo dell’agricoltura digitale, pur nella caoticità delle singole proposte, ha evidenziato la possibilità di un cambiamento di paradigma nella impostazione produttiva dell’azienda agraria e dei territori, raccordando la fase produttiva con la trasformazione sino a raggiungere il consumatore. Siamo molto probabilmente all’alba di una rivoluzione delle scienze agrarie che segnerà una fondamentale evoluzione dell’agricoltura moderna, indotta dalla necessità di un incremento di efficienza, da una ritrovata consapevolezza della complessità delle tematiche e da un accresciuto rispetto per l’uomo, il cibo, l’ambiente ed il clima. Il nuovo paradigma scaturisce così dalle innumerevoli innovazioni disponibili che permettono di aumentare in tempo reale le conoscenze e conseguentemente le proprie capacità professionali”, spiega Marcello Donatelli, direttore del Centro di ricerca agricoltura e ambiente di Crea.

“La tecnologia può correre in aiuto della ricerca per promuovere la sostenibilità dei sistemi produttivi agricoli, forestali e ittici, la produzione di alimenti che soddisfino le esigenze nutrizionali di una popolazione mondiale in crescita, l’uso di biomasse e sottoprodotti per la produzione di materiali e di energia. In questa logica è stato deciso di ricorre agli strumenti Microsoft, per potenziare la nostra ricerca a supporto della filiera agroalimentare italiana in un quadro di sviluppo sostenibile”.

La potenza di calcolo di Azure e le funzionalità offerte dalla piattaforma – Internet of Things, Machine Learning e Artificial Intelligence – permettono l’analisi di enormi quantità di dati in tempo reale e la creazione di modelli predittivi più accurati. Grazie agli strumenti di blockchain, accessibili attraverso il cloud di Azure, è inoltre possibile sviluppare processi di certificazione dei prodotti che offrano maggiori garanzie sulla storia degli alimenti. Dalla raccolta delle materie prime alle varie fasi della filiera, fino al consumatore finale.

Il Cloud computing si rivela un alleato prezioso per difendere i prodotti made in Italy, prevenendo i cambiamenti climatici e tutelando le specificità territoriali.

Oltre alle funzionalità di IoT, analisi e blockchain, il nuovo sistema permette l’integrazione con i tradizionali sistemi gestionali. I 12 centri di ricerca e i 16 mila dipendenti Crea potranno così condividere informazioni su ogni settore. Dalla genomica all’agroecologia, dagli allevamenti all’industria agroalimentare.

“La pubblica amministrazione italiana spesso lotta per far fronte alla scarsità di risorse e non riesce ad agire con forza come driver per la crescita italiana. Il settore pubblico ha invece un ruolo fondamentale nel guidare la competitività del Paese – sottolinea Simonetta Moreschini,direttore della divisione Pubblica amministrazione di Microsoft Italia – Puntando sull’innovazione è possibile, non solo recuperare efficienza, ma anche mettere in moto un circolo virtuoso di crescita che coinvolga tutti i settori dell’economia”.

APPROFONDIMENTO – COSA SI VUOLE REALIZZARE CON AGRIDIGIT
(Marcello Donatelli)

Premessa – L’Agricoltura 4.0 è quel complesso di aiuti e supporti tecnologici e formativi che contribuiscono a una conoscenza e una intelligenza aumentata, di cui devono poter disporre tutti, in qualsiasi luogo e per qualsiasi segmento produttivo. Sono componenti del sistema Agricoltura 4.0 gli “ambienti social” alimentati dall’evoluzione delle tecnologie ICT, le innovazioni tecnologiche nel campo della sensoristica, dell’ottica e della robotica, gli avanzamenti realizzati dalla conoscenza e dalla ricerca all’interno delle produzioni primarie e della trasformazione agroalimentare, tutte centrate sullo sviluppo di cloud computing.

Potenzialità ancora inespresse– L’integrazione delle nuove tecnologie digitali (ingegneristiche, meccatroniche, informatiche, logistiche, di comunicazione, ecc.) sono ancora molto inespresse nel sistema italiano, ma anche in buona parte d’Europa. Ciò è dovuto in larga parte alla presenza di rilevanti costi fissi, tipici dei sistemi tecnologici a rete, che necessitano di un’accurata programmazione a monte, per essere efficientemente distribuiti tra i diversi portatori di interesse. Altro elemento non trascurabile, che ostacola la rapida e ampia diffusione, è rappresentato dalla necessità di integrare e sviluppare contemporaneamente diversi ambiti di conoscenze.
Tanto le piattaforme informatiche, quanto le tecnologie applicative di meccanica di precisione e remote sensing, infatti, necessitano di una calibrazione e adattamento alle condizioni produttive, realizzabili solo attraverso una combinazione di conoscenza organizzata e sperimentazione in campo.

Interpretazione dei dati raccolti e banche dati – È proprio l’esigenza interpretativa dei fenomeni rilevati con strumenti di sensoristica o rilevazione ottica e termica a distanza, la chiave di volta indispensabile per la costituzione di banche dati dinamiche e integrate tra di loro che siano in grado, da un lato, di generare un sistema di conoscenze (modelli di previsione e di gestione) capace di calibrare e attivare strumenti di agricoltura di precisione o monitorare processi di trasformazione agroalimentare, dall’altro, di alimentare una piattaforma informatica in grado di connettere i diversi attori, favorendo l’accesso alle tecnologie e l’attivazione di servizi mediante l’utilizzo di applicazioni user-friendly a costi contenuti (es.: App per smartphone).

Il progetto AgriDigit per le aziende – Mira a sviluppare tale sistema di conoscenze su una scala campionaria a livello aziendale, individuando gli ambiti più avanzati dell’Agricoltura di Precisione, della modellistica, della sensoristica e dell’informatica, sui quali innestare dei prototipi capaci di traguardare, nel corso del triennio di attività, almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • incremento della profittabilità attraverso una riduzione dei costi di produzione o un miglioramento della qualità dei prodotti;
  • incremento della sostenibilità ambientale attraverso una riduzione dei prodotti chimici immessi, una riduzione dei consumi idrici o del suolo, una riduzione delle emissioni nocive;
  • incremento della awareness (consapevolezza) e della curiosità del consumatore, attraverso l’accesso alle informazioni circa l’origine dei prodotti, le fasi della produzione e della trasformazione, i contenuti nutrizionali e qualitativi.

Il perseguimento di tali risultati verrà conseguito mediante l’espletamento delle seguenti attività:

  1. costruzione delle banche dati e sistematizzazione di quelle esistenti per la realizzazione di mosaicatura delle cartografie relative al territorio agricolo italiano;
  2. calibrazione di sistemi sensoristici e ottici per la costituzione di librerie informatiche georeferenziate (e/o tipizzate, nel caso di applicazioni zootecniche o in serra);
  3. sviluppo di modellistica per l’elaborazione di scenari previsionali e la realizzazione di applicazioni di agricoltura di precisione attraverso un sistema di supporto alle decisioni, con particolare riferimento alla produttività, alla qualità e allo stato di salute delle specie vegetali e animali, nonché della valutazione dei fattori di contesto, quali suolo, emissioni e consumi idrici;
  4. sperimentazione e adattamento degli strumenti e tecnologie dell’agricoltura di precisione alla realtà italiana, con particolare riferimento alle centraline per la gestione dell’irrigazione, fertirrigazione e smaltimento reflui e digestati, macchine per la sistemazione e la gestione del suolo e delle pratiche agronomiche, per la raccolta, per l’alimentazione degli animali, per l’analisi e la gestione della qualità nelle fasi della trasformazione;
  5. sviluppo di interfacce digitali per la gestione degli strumenti dell’agricoltura di precisione, sia da remoto che in situ, integrate in ambiente di tipo cloud;
  6. progettazione e sviluppo di apposita piattaforma informatica per la gestione e lo sviluppo di tutte le attività del progetto, nonché per la realizzazione di casi pilota di erogazione e gestione dei servizi di agricoltura digitale in un contesto 4.0.