Agrilevante, una rassegna a passo di record

Di   16 Ottobre 2019

Edizione da record per l’esposizione delle macchine e tecnologie svoltasi alla fiera di Bari. I visitatori hanno raggiunto quota 80.200, dei quali 3.600 esteri provenienti da 60 Paesi. Oltre 55 tra convegni e incontri su temi tecnici e economici per raccontare i mille aspetti dell’agricoltura.

Donato Rossi (Giunta di Confagricoltura), Aldo Carozza (Board di SDF) e Aproniano Tassinati (Presidente di UNCAI)

BARI – Si è conclusa con pieno successo la sesta edizione di Agrilevante, l’esposizione internazionale delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura, che segna il nuovo record di visitatori. Nei quattro giorni della rassegna si sono contati 80.200 visitatori complessivi, con il 13,3% di incremento rispetto all’edizione 2017 che aveva rappresentato a sua volta il miglior risultato storico per la rassegna barese.

“Insieme al Made in Italy agroalimentare, l’Italia tenere conto della meccanizzazione: un settore che vale miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. E che potrebbe sostenere la crescita della produzione agricola con più di un occhio all’ambiente”, ha commentato il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari, nella foto insieme a Donato Rossi della Giunta di Confagricoltura e ad Aldo Carozza di Same Deutz-Fahr. “Particolare attenzione hanno suscitato le prove dimostrative della macchine per il trattamento dei residui agricoli. Ci ha positivamente colpiti anche il “focus” sull’alimentazione, con la presenza di Benedetta Parodi”.

Sul fronte espositivo ha riscosso notevole successo la nuova area dedicata al gardening e cura del verde, e la nuova sezione dedicata alla zootecnia, con la mostra di 500 capi di bovini, equini e ovi-caprini di razze pregiate autoctone.

“Il successo di una manifestazione come Agrilevante – commenta il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – dimostra come l’agricoltura, quando viene affrontata in termini di innovazione, di compatibilità ambientale, di qualità dell’alimentazione, ha un fascino straordinario e una funzione nobile, quella di riconciliare l’uomo con la terra”.

“Agrilevante ha evidenziato come le industrie italiane di mezzi agricoli siano particolarmente vocate all’area del Mediterraneo”, conclude Tassinari: “Abbiamo potuto apprezzare macchine agricole di qualità, dunque, per un’agricoltura sempre più specializzata e attenta ai prodotti finali ma anche alla compatibilità ambientale oltre che alla sicurezza del lavoro”.

Ma il cammino da fare pare essere ancora piuttosto lungo. “Soltanto l’11% della superficie destinata alla coltivazione della frutta, pari ad 85 milioni di ettari, presenta soddisfacenti livelli di meccanizzazione – ha spiegato FederUnacoma – mentre un cospicuo 73% si caratterizza per un impiego di macchine assolutamente inadeguate alle esigenze”. È quindi anche dalla meccanizzazione quindi che passa la sfida dello sviluppo agricolo e agroalimentare, non solo in Italia ma un po’ in tutto il mondo.