Al via l’albo degli agromeccanici lombardi

Di   19 Febbraio 2015
Da sx Bonacini - Fava - Tassinari - Demicheli - Zerbinati - Maggiore

Da sinistra Ildebrando Bonacini di Libera, l’assessore Gianni Fava, il presidente UNCAI Aproniano Tassinari, il presidente Apima Cremona Clevio Demicheli, il giornalista Francesco Zerbinati e il professore Tommaso Maggiore dell’Università degli Studi di Milano

L’annuncio dell’assessore di Regione Lombardia Gianni Fava durante l’assemblea annuale di Apima Cremona – 
Tassinari di UNCAI: “Una conquista per tutti i contoterzisti. Ora però avanti con i PSR come in Veneto” – 

“Da domani (19 febbraio) sarà possibile per le imprese agromeccaniche lombarde registrarsi nello specifico Albo, che Regione Lombardia ha costituito riconoscendo il ruolo all’interno del sistema agricolo della meccanizzazione agricola per conto terzi”. Con questo annuncio dell’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava si è aperta in mattina al Palace Hotel di Cremona l’assemblea annuale di Apima Cremona, Associazione Provinciale delle Imprese di Meccanizzazione Agricola aderente a UNCAI (Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali).

L’Albo delle imprese agromeccaniche, il primo a livello nazionale, era stato istituito da Regione Lombardia con delibera di giunta dell’11 ottobre 2013, su proposta dell’assessore Fava, che interpretava l’esigenza della parte maggioritaria del contoterzismo. Ieri la Direzione Generale dell’Agricoltura ha emanato il decreto attuativo e da domani sarà possibile iscriversi all’Albo, attraverso una procedura semplificata, totalmente informatizzata e disponibile agli utenti sul sistema informativo agricolo “Sisco”.

La domanda di iscrizione all’Albo può essere presentata dalle imprese che svolgono unicamente l’attività agromeccanica regolarmente iscritte in Camera di commercio e dalle imprese che svolgono diverse attività produttive, tra cui l’attività agromeccanica in forma autonoma ed in regime di prevalenza economica, rispetto alle attività di carattere extra agricolo.

“L’Albo risponde all’esigenza di professionalità richiesto dal mondo agricolo, distinguendo gli operatori impegnati nella formazione e nell’aggiornamento tecnologico da chi si improvvisa contoterzista. Inoltre rappresenta uno strumento in grado di supportare l’accesso alle misure sull’innovazione e il rinnovo dei macchinari all’interno dei PSR”, il commento di Aproniano Tassinari, presidente di UNCAI.

L’assemblea si è svolta nella forma inedita di un talk show dal titolo “Il Contoterzismo: la chiave dell’efficienza” condotto dal giornalista Francesco Zerbinati.  “Gli agromeccanici – ha illustrato Clevio Demicheli, presidente di Apima Cremona – saranno figure sempre più centrali nella produzione e competitività del settore primario e interverranno in maniera sempre più massiccia in tutte le filiere in cui è richiesta disponibilità tecnologica, capacità professionale, competenza certificabile legata al mondo agricolo, a quello delle bioenergie, della manutenzione del territorio e della salvaguardia del rischio idrogeologico”.

Presenti anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il consigliere regionale Carlo Malvezzi, il presidente di Uncai (Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali) Aproniano Tassinari, Ildebrando Bonacini di Libera e Tommaso Maggiore dell’Università degli studi di Milano.

Aproniano Tassinari ha chiarito le politiche di UNCAI a Roma e a Bruxelles per l’inserimento degli agromeccanici tra i beneficiari delle misure dei Piani di sviluppo rurale “Il Veneto ha già inserito i contoterzisti nel PSR, ora siamo in attesa dell’approvazione definitiva di Bruxelles. Se tutto andrà come crediamo, siamo certi che anche la Lombardia seguirà l’esempio  del Veneto. Fondamentale è però stata la scelta di portate avanti una linea comune con Confagricoltura che riconosce i Contoterzisti quali prestatori di servizi agricoli del comparto primario, quindi destinatari di misure di sostegno specifiche per attività non agricole, come la tutela del territorio e l’acquisto di macchinari tecnologicamente più avanzati in grado di aumentare le produzioni e garantire un minore impatto ambientale attraverso la cosiddetta agricoltura di precisione”.

Il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha quindi spostato l’attenzione sul referendum consultivo per chiedere più autonomia per la Lombardia approvato due giorni fa dal Consiglio regionale: “Ogni anno la Lombardia trasferisce 51 miliardi allo Stato, con una maggiore autonomia nella gestione delle risorse potremmo affrontare temi quali il PSR e le risorse per i rinnovamento del parco macchine dei contoterzisti più compiutamente, prendendole in considerazione in una logica locale e territoriale”.

“Certe lavorazioni, il rinnovamento e l’aggiornamento tecnologico dei macchinari, la certificazione e la lettura del prodotti già al momento del raccolto, la gestione degli effluenti, la raccolta e la conservazione fatte in un determinato modo – ha quindi concluso Tommaso Maggiore dell’Università degli Studi di Milano – non possono essere svolte dalle aziende agricole che non dispongono delle attrezzature necessarie. Se non riusciamo a trovare i finanziamenti per fare tutto questo, resta solo una soluzione,non fare la gestione del territorio”. Una provocazione per svegliare la politica.