Cimice asiatica: una possibile soluzione

Di   2 Aprile 2019

MANTOVA – Un aiuto nella lotta contro la cimice asiatica? Potrebbe arrivare da un suo simile, un altro insetto da inserire progressivamente nelle nostre campagne che, soltanto dopo adeguati studi in laboratorio, potrebbe contrastare la diffusione esponenziale di questo alieno.

È questa la prospettiva, una piccola luce in fondo al tunnel per i produttori, emersa nel corso del convegno “Bio-ecologia della cimice asiatica e approcci sostenibili per la difesa”, organizzato da Confagricoltura Mantova.

A dare un po’ di speranza al comparto agricolo nella lotta contro la cimice asiatica è stata la dottoressa Lisa Maistrello, del dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha illustrato le prove di contrasto effettuate tramite il parassitoide oofago (che deposita cioè uova all’interno di uova altrui) Anastatus Bifasciatus, rinvenuto in Emilia Romagna e giudicato adatto a questo tipo di compito: “Nel corso del 2018 – ha spiegato la Maistrello – sono state effettuate diverse prove su appezzamenti sperimentali. Abbiamo visto che l’insetto in questione colpisce la cimice asiatica in due modi, parassitandone le uova e, in alcuni casi, mangiandole direttamente. In questo 2019 dunque, a partire da fine maggio-inizio giugno, quando le cimici depongono le loro uova, procederemo con il rilascio progressivo di migliaia di parassitoidi e studieremo l’efficacia di questo rimedio naturale”.