Contoterzisti e bieticoltura 4.0

Di   25 Settembre 2017

Precision farming, genetica e cooperazione tra agricoltori e agromeccanici dietro una campagna bieticola Coprob che si preannuncia da record.

PONTELONGO (PD) – Nonostante le piogge di settembre abbiano ridimensionato i picchi di polarizzazione di zucchero raggiunti in agosto, si preannuncia un’annata record per la bieticoltura italiana e per Co.Pro.B (32.000 ettari controllati tra Emilia Romagna e Veneto e due stabilimenti, a Pontelongo e Minerbio). “Al 60% della raccolta la media di saccarosio è di 10,3 tonnellate per ettaro“, illustra il responsabile dell’area agricola Co.Pro.B Massimiliano Cenacchi. Essenziali l’innovazione messa in campo e il contributo dei contoterzisti Uncai. “Ci siamo preparati alle sfide del nuovo mercato senza quote introducendo la bieticoltura 4.0 dove fertilizzazione, genetica, sensori e informatica si connettono alle buone pratiche agronomiche, migliorando le performance anno per anno, aggiunge Cenacchi che sottolinea come la corretta applicazione delle tecniche della bieticoltura 4.0 permetta agli agricoltori un profitto medio netto di 800 euro a ettaro, considerando anche le spese per i servizi agromeccanici.

Il responsabile dell’area agricola Co.Pro.B Massimiliano Cenacchi

Il responsabile dell’area agricola Co.Pro.B Massimiliano Cenacchi

“Una bieticoltura efficiente ed efficace ha bisogno di precision farming e interconnessione. Per questo la professionalità dell’agromeccanico è necessaria. Solo un contoterzista può arrivare a investire anche 470 mila euro per una macchina da raccolta e “l’impegno dei contoterzisti nel miglioramento del proprio parco macchine è costante”, sottolinea Francesco La Gamba, direttore dei contoterzisti soci dell’A.P.I.U.M.A.I. di Padova.

Dal 1 ottobre, con la fine delle quote, per la bieticoltura inizierà una fase di incertezza. Lo zucchero è un prodotto sensibile e i coltivatori di bietole potrebbero aver bisogno del sostegno dell’Unione Europea. “Co.Pro.B produce zucchero certificato 100% italiano e dal primo ottobre presenterà al mercato una novità assoluta, il primo zucchero grezzo da barbabietola. Non era facile, ma esserci riusciti, grazie prima di tutto ai soci agricoltori ma anche ai contoterzisti, permette a Co.Pro.B di costruire insieme una storia di cooperazione, fatta di valori e passione.”, aggiunge ancora Cenacchi. “Un ettaro di bietole dà lavoro a circa 7 persone tra agricoltori, contoterzisti, addetti alla trasformazione e al trasporto e venditori di mezzi tecnici. Il valore dello zucchero che esce dai nostri stabilimenti è il valore di un territorio”.