Coprob alla sfida del mercato libero

Di   21 Settembre 2016

Anche nel 2017 con la fine delle quote zucchero, produzioni al top, competitive e sostenibili grazie a investimenti mirati e al sostegno dei contoterzisti.

Zuccherificio Coprob

Lo Zuccherificio Coprob di Pontelongo – PD

PONTELONGO (PD) – Quest’anno le 5600 aziende agricole socie del gruppo cooperativo Coprob hanno coltivato oltre 32.500 ettari di barbabietole, tra Veneto ed Emilia Romagna. La raccolta è iniziata i primi di agosto e proseguirà fino a oltre metà ottobre. Allo zuccherificio di Pontelongo (PD) si scaricano ogni giorno circa 600 tra camion e rimorchi agricoli di bietole, a Minerbio (BO) 550. Il grado zuccherino stimato è molto buono (la polarizzazione media della campagna è di 15,50°), per una resa prevista in saccarosio di 9,5 t/ha e un prezzo dello zucchero vicino ai 600 euro alla tonnellata con previsioni stabili o in aumento.

Dati che rilanciano la bieticoltura, e premiano Coprob, unico trasformatore rimasto in Italia, per la scelta di investire notevoli risorse nella filiera: “Negli ultimi anni abbiamo investito 180 milioni di euro di cui il 70% nello stabilimento di Pontelongo, per rendere l’impianto più economico e più efficiente dal punto di vista energetico e logistico. Per i prossimi 4/5 anni sono previsti ulteriori investimenti per circa 40 milioni e ci siamo posti l’obbiettivo a 3 anni di produrre 12 t/ha di saccarosio”, sottolinea Marco Marani, direttore agricolo di Coprob. Nel 2017, con la fine del sistema delle quote di produzione di zucchero, si aprirà però un nuovo scenario: “Nel 2006 La riforma comunitaria dell’OCM zucchero ha portato al drastico calo delle produzioni nazionali, rendendo l’Italia aperta alle importazioni. Con la nuova PAC e la fine delle quote la concorrenza aumenterà ulteriormente. Gli investimenti fatti non solo negli impianti, ma anche in campo e nella ricerca sono però serviti a Coprob a diventare competitiva anche sul mercato libero”.

Zuccherificio Pontelongo

Arrivo di barbabietole allo Zuccherificio Pontelongo. Sulla destra il direttore agricolo di Coprob Marco Marani

Fondamentale per la sostenibilità della filiera bieticolo saccarifera è anche la collaborazione con i contoterzisti Apiumai di Padova, aderenti a livello nazionale a UNCAI: “Una bieticoltura virtuosa ed economicamente sostenibile richiede macchine specializzate e investimenti in tal senso, per questo i contoterzisti hanno un ruolo importante nella filiera. Ma i contoterzisti sono anche i nostri primi sponsor e sostenitori nel reperire determinate superfici e nel gestirle. Per questo Coprob è sempre pronta a offrire un supporto economico a chi acquista macchine nuove. Il terzista è un imprenditore che deve crederci e se ci crede trova in Coprob un supporto anche in questo campo”, spiega Marco Marani che aggiunge come ogni anno la Cooperativa Produttori Bieticoli investa circa un milione di euro sulla filiera, in particolare proprio per facilitare l’acquisto di macchine sterratrici e di nuove e più moderne cavabietole.

“Macchine migliori permettono di ottimizzare sia le lavorazioni nei campi sia le successive fasi di trasformazione del prodotto”, ribadisce il direttore di Apiumai Francesco La Gamba. Bietole cavate meglio significa meno terra estratta e meno costi per lo smaltimento, e “soprattutto significa un prodotto più conveniente e competitivo e una maggiore sostenibilità economica di tutta la filiera”, conclude il direttore La Gamba.