Fiumi italiani tra pioggia e siccità

Di   11 Aprile 2019

Vincenzi (Anbi), al via l’apertura dei cantieri del Piano irriguo e invasi. Al Nord riserve fino a maggio

“Con i nostri progetti e la nostra sussidiarietà evitiamo di affidare il futuro dell’agricoltura italiana a sciamani e danze della pioggia”, afferma Francesco VINCENZI, presidente di Anbi nell’annunciare “il via alla ‘corsa per l’apertura dei cantieri’ previsti dal piano irriguo nazionale e dal piano nazionale invasi: oltre 800 milioni di investimenti pubblici, che garantiscono almeno 4.000 posti di lavoro“, precisa un comunicato dell’Anbi.

“Con la nostra capacità progettuale frequentiamo il futuro, ma dobbiamo farlo sempre più soprattutto in alcune regioni del sud, dove una cattiva interpretazione della politica limita le potenzialità dell’autogoverno degli enti consortili, costringendoli a commissariamenti senza fine”, prosegue VINCENZI, intervenuto all’assemblea dello Snebi-sindacato d’impresa dei consorzi di bonifica e di irrigazione, che ha eletto presidente, Alessandro FOLLI.

“I dati sulle disponibilità idriche confermano il positivo andamento del momento: in soli 3 giorni, il lago Maggiore è cresciuto di 17 centimetri, il livello di quello di Como segna quasi 10 centimetri in più, l’Iseo +11 centimetri; il lago di Garda è addirittura 23 centimetri sopra la media del periodo”, informa l’Anbi. “Bene anche i fiumi con il Po, che ha abbandonato la fatidica quota minima dei 600 metri cubi al secondo a Pontelagoscuro per avvicinarsi molto alla media del periodo (mc/sec 1559) e l’Adige, che segna la seconda portata del più recente quinquennio a Boara Pisani (mc/sec 243.62)”, continua l’Anbi.

“I fiumi piemontesi (Dora Baltea, Tanaro, Stura) sono tornati a regime, così come il Secchia in Emilia Romagna, mentre restano in sofferenza l’Enza ed il Reno. Migliora anche la situazione del lago di Bracciano, da cui attinge l’acquedotto di Roma: +10 centimetri sul livello 2018″, spiega l’Anbi. “Le piogge di questi giorni stanno riportando la situazione idrica delle regioni settentrionali del paese verso la normalità del periodo”, afferma Massimo GARGANO direttore generale di Anbi. “Non dobbiamo, però, illuderci perché le scorte idriche accumulate sono sufficienti indicativamente fino a fine maggio, quando non avremo i consueti apporti idrici dallo scioglimento delle nevi, quest’anno praticamente dimezzate. Questo, nonostante si stia trattenendo la maggior quantità possibile d’acqua nei laghi, nei bacini artificiali e perfino nei canali”, conclude GARGANO.