Come difendersi dai furti di trattori

Di   10 Dicembre 2018

Il furto di macchine agricole , attrezzature o anche benzina e mezzi tecnici è uno dei problemi più sentiti da  aziende agricole e contoterzisti. D’altronde i numeri dei furti in Italia sono preoccupanti.

In vetta all’infelice classifica dei furti di mezzi agricoli c’è la Puglia, con 1.597 unità sottratte illegalmente ai legittimi proprietari nel 2017 (Fonte Sdi/Ssd). Segue la Sicilia, con 1.114, e la Campania con 964. Più giù ancora in classifica troviamo la Lombardia con 655 furti, la Toscana con 626 e intorno alle 500 unità rubate Calabria, Emilia Romagna, Lazio e Veneto.

La refurtiva viene rivenduta soprattutto al di là dell’Adriatico, nei paesi dell’Est Europa. I trattori rubati al Sud vengono imbarcati a Bari o Ancona, mentre quelli sottratti al Nord sono trasportati oltreconfine via terra da Trieste.  Le macchine più facili da rubare sono quelle di media potenza (80-130 cv), per questo sono anche le più rubate. Infatti vengono immediatamente caricate su un carro centinato e nel giro di 24 ore si trovano fuori confine, con numeri di telaio e documenti contraffatti.

Nel caso dei mezzi più potenti, la situazione si complica. I ladri di solito li nascondono in luoghi pubblici abbandonati, come caserme o ospedali e lasciano passare qualche giorno prima di preparare la spedizione. Vengono tolte le gomme e la cabina e poi il tutto viene mandato oltreconfine, magari con la complicità di qualcuno alla dogana.

Per tutelarsi dai furti la prima cosa da fare è assicurarsi. Quindi occorre dotarsi di antifurti. Quelli de costruttore non sono però sufficienti perché i ladri sanno esattamente dove sono e li tolgono immediatamente. In aggiunta occorrerebbe installare un sistema di blocco idraulico e un antifurto satellitare occultato.

L’antifurto meccanico idraulico assicura il blocco totale delle funzioni idrauliche del mezzo. È un sistema quasi impossibile da manomettere perché richiederebbe ore di lavoro e attrezzature speciali. Se inserito il ladro può mettere in moto il mezzo, ma non usare lo sterzo e le altre componenti idrauliche.

Gli di antifurti satellitari possono invece grandi come un pacchetto di sigarette, possono essere verniciati e nascosti nei punti più impensati, da un bocchettone dell’aria fino all’imbottitura del sedile. L’antifurto ha una batteria che dura diversi mesi ed è in grado di agganciarsi a qualunque rete wifi per inviare la sua posizione nel caso in cui il segnale Gps venga disturbato. In questo modo i carabinieri possono andare a colpo sicuro, sapendo esattamente dove si trova il mezzo.

Dietro l’angolo c’è però la beffa di sapere dove si trova il proprio mezzo, ma di non poterlo recuperare. Nel caso si trovi in un paese dell’Est, magari fuori dall’Unione europea, il recupero non è affatto semplice. Per risolvere il problema Mls (Mechanical line solutions) ha messo a punto dei micro-tag, piccolissimi adesivi da applicare a centinaia sul mezzo che riportano un codice univoco che identifica il proprietario. In questo modo l’azienda di antifurti è in grado di provare la proprietà del trattore e recuperarlo in breve tempo.