La bozza del nuovo Pan

Di   6 Agosto 2019

Uso sostenibile prodotti fitosanitari: parte la consultazione pubblica, c’è tempo fino al 15 ottobre per le modifiche

ROMA – In tutti gli Stati membri è in corso la revisione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan). L’obiettivo del Pan, entrato in vigore più di cinque anni fa, è ridurre progressivamente l’uso degli antiparassitari in agricoltura, senza però intaccare le rese qualitative e quantitative.

In Italia – scrive il Mipaaft in un comunicato – è stata predisposta una nuova proposta di Piano di azione quinquennale, che sostituisce integralmente quello attualmente in vigore. Una bozza di Piano, disponibile sui siti istituzionali dei Ministeri delle Politiche Agricole, dell’Ambiente e della Salute, su cui far partire una consultazione pubblica fino al 15 ottobre 2019. Così da dare la possibilità a chiunque voglia partecipare (associazioni, portatori di interesse, istituzioni, enti di ricerca, imprese e singoli cittadini) di trasmettere eventuali osservazioni sulla bozza di Pan. Durante la fase di consultazione, potranno essere inviate, quindi, proposte di integrazione e/o modifica del testo, utilizzando l’apposito schema, anch’esso pubblicato sui siti web istituzionali insieme alla bozza di Piano.

Con il nuovo Pan l’Unione europea si è data obiettivi più ambiziosi rispetto al precedente:

  • aumento del 30% della superficie agricola condotta con il metodo della produzione integrata, con riferimento all’anno 2017;
  • aumento del 60% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica, con riferimento all’anno 2017;
  • aumento dell’80% della superficie agricola condotta con il metodo dell’agricoltura biologica nelle aree naturali protette e nei Siti Natura 2000, con riferimento all’anno 2017;
  • riduzione del 20% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari candidate alla sostituzione immesse in commercio, con riferimento alla media del triennio 2016-2018;
  • riduzione del 10% delle quantità di sostanze attive di prodotti fitosanitari prioritarie e pericolose prioritarie immesse in commercio, con riferimento alla media del triennio 2016-2018;
  • percentuale non superiore all’1% dei campioni di alimenti di origine vegetale con presenza di residui di sostanze attive di prodotti fitosanitari non conformi ai requisiti del regolamento 174 (CE) n. 396/2005;
  • percentuale pari al 25% degli utilizzatori professionali dei prodotti fitosanitari che operano nei siti della Rete Natura 2000 e nelle aree naturali protette, ai quali è erogata una formazione specifica sui temi riguardanti le peculiarità di tali aree e la necessità di tutela della biodiversità;
  • percentuale inferiore allo 0,5% di campioni che presentano sostanze attive prioritarie e pericolose prioritarie in concentrazioni superiori allo 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali, fatto salvo il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa sulla tutela della qualità delle acque;
  • percentuale inferiore allo 0,5% di campioni che presentano sostanze attive candidate alla sostituzione in concentrazioni superiori allo 0,1 microgrammi/l nelle acque superficiali.

L’auspicio è che pervengano più suggerimenti possibili, sia da parte degli attori dei settori interessati, sia dei semplici cittadini, poiché i contributi più pertinenti saranno valutati ai fini della stesura definitiva del nuovo piano d’azione nazionale, che verrà successivamente inviato alla Commissione europea.