Una stalla e una logistica digitale per il latte

Di   16 Gennaio 2019

Benefici della digitalizzazione nel lattiero-caseario: dalla logistica all’export alla ricetta veterinaria elettronica. Ecco le anticipazioni della ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood in vista del convegno di settore che si terrà a Brescia il 12 febbraio

Filippo Renga dell’Osservatorio Smart AgriFood

Cremona, 16 gennaio 2019 – Il futuro del lattiero-caseario italiano passa attraverso la digitalizzazione. È quanto conferma lo studio inedito dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, completato proprio a ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligo di ricetta veterinaria elettronica.

Osserva Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio:

Una corretta digitalizzazione anche del settore lattiero-caseario è un fattore necessario per garantire la competitività del settore in Italia. In particolare in 3 ambiti: tracciabilità, sostenibilità ed export. Grazie all’innovazione digitale, tutti questi obiettivi possono essere raggiunti con costi minori”.

La ricerca, realizzata con il supporto di svariati attori della domanda della filiera lattiero casearia come allevatori e caseifici, è orientata da tre driver: ricetta veterinaria elettronica, export, logistica.

I BENEFICI DELLA RICETTA VETERINARIA ELETTRONICA

Lo studio evidenzia un beneficio economico complessivo (perimetro: 5.681 stalle in Lombardia) pari a 20,4 milioni di euro l’anno. Con la ricetta veterinaria elettronica si ottiene, sul fronte dei ricavi, una maggiore valorizzazione del prodotto, mentre dal punto di vista economico si abbattono i costi associati ai materiali (registri, ricetta, ecc.). Si ha inoltre una riduzione dei tempi di prescrizione e registrazione, un utilizzo più attento dei farmaci, la riduzione del tempo per i controlli in azienda e la riduzione di sanzioni per errori. Sul fronte de vantaggi “intangibili”, si ottiene una riduzione dello stress da rischio errore, la riduzione degli oneri di conservazione dei documenti, la realizzazione di una filiera più sostenibile e un migliore controllo del benessere animale.

Tutti gli attori della filiera sono interessati dai benefici della ricetta veterinaria elettronica, come testimonia Stefano Ambrosini, allevatore:

Non c’è bisogno di registri cartacei, anche se ovviamente c’è la possibilità di avere copia cartacea. Nel giro di pochi secondi la ricetta è inviata all’agricoltore dal veterinario e viene spedita al farmacista, infine può addirittura essere spedito il farmaco direttamente in azienda. Non meno importante la possibilità di visionare il numero di trattamenti effettuati sull’animale, in modo da monitorare il progresso nelle cure”.

Giovanni Guarneri (Fattorie Cremona – PLAC), aggiunge:

La ricetta veterinaria elettronica è uno strumento fondamentale per il monitoraggio dell’uso del farmaco, sia per stimolare la riduzione dell’utilizzo di antibiotici, sia per dimostrare ai consumatori finali il corretto trattamento degli animali”.

IL BOOM DELL’EXPORT DIGITALE

Capitolo export: nel 2017 l’Italia ha esportato prodotti per un valore di 448,11 miliardi di euro. Sempre nel 2017 l’Italia ha esportato prodotti alimentari d’origine animale per un valore pari a 10,3 miliardi di euro. Nello specifico dell’industria lattiero casearia, l’indagine evidenzia che quella lombarda ha esportato nel 2017 prodotti per un valore pari a circa 1,2 miliardi di euro, all’incirca il 40% del valore italiano.

Le opportunità di mercato generate dal digitale sono notevoli: nel 2017 l’export digitale di beni di consumo in Italia ha raggiunto i 9,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita di circa il 20% annuo dal 2015.

IL RUOLO CHIAVE DELLA LOGISTICA

Infine la logistica, che in base alle rilevazioni dell’Osservatorio vale circa il 7% del PIL italiano. Nello specifico del lattiero-caseario la logistica incide sul 7,5% del fatturato.

I trasporti giocano un “ruolo chiave nel miglioramento della sostenibilità per l’azienda e la filiera”, mentre “l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale è sempre più diffusa”. Quasi il 50% degli immobili logistici esaminati “adotta almeno una soluzione per il risparmio energetico”.

L’Osservatorio ha “mappato diverse soluzioni innovative ritenute interessanti da aziende committenti e fornitrici di servizi logistici”. Le otto soluzioni innovative che si impongono sono gli smart glass, il worflow scheduling, il load building, l’RFId, la sensoristica, la dematerializzazione/digitalizzazione, le piattaforme collaborative e le logistics app.

Alberto Spinelli, Responsabile Logistica di Latteria Soresina:

Gli strumenti digitali sono fondamentali per migliorare la nostra logistica. Dopo la recente introduzione di un nuovo WMS (gestionale di magazzino), sto lavorando per arrivare ad un demand planning integrato, possibile solo grazie alla digitalizzazione di tutte le informazioni all’interno e all’esterno dell’azienda. Colgo molto favorevolmente l’idea di lavorare sulla dematerializzazione dei documenti di trasporto, lavorando con gli altri attori della filiera”.

Riguardo alle logistics app, Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics, sottolinea che “permettono di utilizzare uno degli strumenti più diffusi e pronti all’uso: lo smartphone. Supportano l’integrazione informativa all’interno del processo di consegna. Si arricchiscono di nuove e innovative funzionalità”.

Nadia Ambrosi, QHSE Manager di Zoogamma:

È importante che ad una riorganizzazione fisica degli spazi e dei layout (legata ad una continua crescita del business) si lavori sull’ottimizzazione di alcuni processi logistici possibile grazie al digitale. Ad esempio una migliore gestione dei mezzi in ingresso agli stabilimenti, grazie ad una Mobile App che permette di monitorare i mezzi in arrivo, fornire agli autisti le priorità e i tempi stimati per lo scarico, l’integrazione real time dei dati di pesatura del mezzo con il gestionale aziendale, lo scambio informativo strutturato con gli altri attori della filiera, la completa dematerializzazione dei documenti di trasporto… Il tutto per una maggiore efficienza e sicurezza all’interno dello stabilimento e dei piazzali”.

BLOCKCHAIN

Le opportunità generate dall’innovazione digitale nel settore lattiero-caseario, e più in generale nell’agroalimentare, sono dunque molteplici, a partire da soluzioni tecnologiche più mature fino a tecnologie di ultima generazione. Chiara Corbo, Ricercatrice dell’Osservatorio Smart AgriFood sottolinea come la tecnologia blockchain stia assumendo un ruolo importante nel settore: “Già adesso l’AgriFood è il 5° ambito dove è più applicata la blockchain (dati dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger 2018). La logistica è il 3°, dopo Finance e Government”.

IL CONVEGNO – Lo studio dell’Osservatorio verrà presentato durante il convegno in programma per il 12 febbraio a Brescia, presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Brescia, dalle 10 alle 13.

Per informazioni: https://www.osservatori.net/it_it/convegno-presentazione-risultati-ricerca-osservatorio-smart-agrifood