Ma quanto valgono i big data nella filiera agroalimentare?

Di   13 Giugno 2018

Il 21 giugno al CRIT (Cremona) il primo LAB nazionale sulla valorizzazione dei big data nella filiera AgriFood, organizzato dall’Osservatorio Smart AgriFood.

Nell’economia dell’informazione i dati hanno un valore inestimabile. Anche nella filiera agroalimentare. Per questo l’Osservatorio Smart AgriFood (avviato dal Politecnico di Milano e dall’Università di Brescia), il Campus di Cremona del Politecnico di Milano e il Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona promuovono un Laboratorio di una giornata dedicato al tema “Gestione e valorizzazione dei big data nella filiera agroalimentare”, il 21 giugno (dalle ore 10 alle 17 al CRIT – Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona).

Complice il crescente sviluppo delle tecnologie digitali, il settore sta cominciando a maturare consapevolezza rispetto al valore dei dati, e alcuni attori – in particolare i grandi player – guardano con interesse ai nuovi modelli di business basati sulla valorizzazione dei big data. In questo scenario sono diverse le questioni aperte, in particolare legate alla proprietà e gestione dei dati e alla loro valorizzazione a beneficio di tutta la filiera.

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Il Laboratorio dell’Osservatorio mira a guidare i partecipanti nella comprensione e definizione delle azioni che possono essere implementate per valorizzare i dati a disposizione, nella propria azienda o nella filiera di riferimento, in un’ottica di miglioramento della propria proposizione di valore e di “business model innovation”.

Al fine di promuovere e supportare il confronto tra gli attori della filiera, il laboratorio sarà fortemente interattivo: a seguito di un’introduzione al tema, i partecipanti, divisi in gruppi, lavoreranno insieme ai tutor (di business e legali) su casi reali da loro stessi proposti prima della giornata di formazione.

La Ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood, che ha sede a Cremona grazie alla presenza del Campus POLIMI e al CRIT-Polo per l’innovazione Digitale di Cremona, ha mostrato chiaramente la rilevanza dei dati nell’AgriFood attraverso i propri dati: il 73% dell’offerta di sistemi di Agricoltura 4.0 in Italia fa leva sui sistemi di big data data analytics; le aziende che hanno adottato queste soluzioni hanno riscontrato risparmi sull’utilizzo della singola risorsa produttiva che superano il 20% (ad es. concimi, alimenti, antiparassitari, ecc.), con punte anche del 60%; le startup smart AgriFood finanziate con più di 1 milione di € a livello internazionale utilizzano in modo rilevanti i dati nel 96% dei casi.

La ricchezza di molte aziende dell’era digitale si basa sui dati di consumatori e aziende che li utilizzano. Non fa eccezione a questo scenario la filiera agroalimentare del futuro, che produce una notevole mole di dati sia durante le fasi produttive – dalla produzione agricola alla trasformazione alimentare – sia al momento del consumo alimentare. Di chi sono i dati disponibili? E chi li potrà perciò gestire e valorizzare? «Difficile rispondere oggi a questa domanda – è il commento di Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio -, siamo all’inizio di questo fenomeno, ma certamente possiamo dire che gli attori meno pronti e più deboli sono quelli più piccoli e disaggregati: aziende agricole, piccoli produttori alimentari e consumatori. È auspicabile che il valore generato sia distribuito su tutta la filiera agroalimentare e non venga accumulato su alcuni grandi attori, come invece sta accadendo nel web. Se ne è accorto anche il Parlamento Europeo che, in una relazione dell’aprile 2016, si dichiara “preoccupato per il basso livello di consapevolezza circa le potenzialità dei big data e dell’Internet delle cose e per la frammentazione dei relativi sistemi tecnologici, aspetti che aumentano gli ostacoli alla loro diffusione e ne rallentano l’impiego».

Il Laboratorio è rivolto a manager di aziende attive in qualsiasi stadio delle filiere agroalimentare ed alimentare, business development manager, IT manager, sales & purchase manager e legal & contracts manager di aziende dell’offerta tecnologica, startup attive nelle filiere agricola, agroalimentare e alimentare, amministratori pubblici di enti locali o aziende di servizio che gestiscono informazioni rilevanti per il mondo AgriFood e manager di associazioni che desiderano valorizzare questi temi per i propri associati.

L’edizione 2018 dell’Osservatorio Smart AgriFood è realizzata con il supporto di:

  • Partner: Almaviva, Enapra-Confagricoltura, Image Line, Intesa Sanpaolo, SDF Group, Unitec
  • Sponsor: Ama, BASF, Data Reply, GS1 Italy, SIA, TrackySat
  • Supporter Tavoli di Lavoro: Fiere Zootecniche Internazionali, Systematica-Tec, Zoogamma
 Consulta la pagina dedicata all’evento per visualizzare il programma del corso, costi e modalità di iscrizione.