Patto Tesco-Carrefour, produttori più deboli?

Di   4 Luglio 2018

Nasce una nuova alleanza nel mondo distributivo. Tesco e Carrefour, due gruppi in grado assieme di sviluppare oltre 171 miliardi di dollari di vendite all’anno e che sono ai vertici europei nel comparto distributivo, hanno annunciato un’intesa strategica di lungo periodo. L’accordo dovrebbe essere chiuso entro un paio di mesi e inizialmente sarà triennale.Verrebbe a crearsi una centrale d’acquisto unica, con lo scopo di ridurre i costi e staccare i prezzi più bassi ai propri fornitori per poi proporre a loro volta prodotti più convenienti ai clienti nel punto vendita. Un altro intento dell’operazione è per controbattere all’offensiva su più fronti nel mondo dell’e-commerce, specialmente contrapponendosi al ciclone Amazon. Ma allo stesso tempo essere più competitivi con il mondo dei discount, a partire da catene come Lidl e Aldi.

Il Sole24Ore riporta come il patto tra i due retailer porterà risparmi per 450 milioni di euro anche se il rischio è la creazione di una guerra al ribasso dei prezzi che potrebbe penalizzare i produttori.

Su quest’ultimo punto Carrefour Italia, in una nota, sottolinea come “l’azienda continuerà a impegnarsi con i propri fornitori locali, con cui ha sviluppato negli anni solidi rapporti”: nei punti vendita della catena francese lungo lo Stivale ci sono 30mila referenze made in Italy e il 90% dei fornitori è italiano.

Per Carrefour si tratta della terza importante partnership in sei mesi, dopo quelle con il gigante cinese Tencent e l’americana Google per l’e-commerce. Nella terra d’Albione, invece, è di pochi mesi fa l’altro grande accordo tra Sainsbury’s e Asda (leggi news), il secondo e terzo player della gdo britannica, con una fusione che vale 51 miliardi di sterline di ricavi.

Il Commento di Paolo De Castro, Primo Vice Presidente Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Parlamento Europeo

Non c’è più tempo da perdere. I produttori agro-alimentari europei rischiano di rimanere schiacciati dall’alleanza dei colossi della distribuzione come quella annunciata tra Carrefour e Tesco – che insieme rappresentano un fatturato annuo superiore ai 170 miliardi di euro – creata per sfruttare il loro potere d’acquisto nei confronti dei fornitori. Non è più rinviabile l’introduzione di misure che possano bilanciare l’estrema concentrazione delle piattaforme di acquisto a livello europeo. Gli analisti stimano che questa alleanza potrebbe portare a risparmi totali sugli acquisti per oltre 500 milioni. Chi ne farà le spese? Dobbiamo difendere l’anello più debole della catena alimentare davanti al rischio di vedere un’ancora più iniqua distribuzione dei guadagni tra gli operatori della filiera, oltre che della possibilità di un’espansione dei sistemi di etichettatura a semaforo già oggi richiesti da Tesco ai propri fornitori. Ora è più che mai necessario che il Parlamento europeo invii un messaggio forte per andare oltre alla proposta di direttiva della Commissione europea, con un quadro di interventi obbligatori che salvaguardino tutti gli attori della filiera, evitando ricadute negative sugli agricoltori.