Revisione trattori all’italiana

Di   17 Aprile 2018
Interessa 4 milioni di trattori ma, come spesso accade in Italia, si va verso un rinvio alle calende greche. Perché siamo i più bravi nella teoria,ma quando si tratta di fare sul serio e passare alla pratica, la migliore arte italica è nascondersi dietro a un dito.

Di fatto la legge c’è, con tanto di calendario delle revisioni, ma non si può applicare. Dopo aver varato un provvedimento legislativo generale, la politica si guarda bene dal passare alla pratica e siglare un regolamento attuativo. La partita è però molto importante perché interessa (a regime) 4 milioni di veicoli e la sicurezza degli operatori.

La legge ha definito un calendario, imponendola revisione a partire da quelli più vecchi e, probabilmente, più bisognosi di interventi radicali per riportarli in efficienza. Ma alcune associazioni di categoria si sono messe di traverso, dipingendo la revisione come una spada di Damocle sulla testa di numerosi piccoli agricoltori. Forse è proprio così e il rischio di mettere fuori gioco decine di migliaia di vecchi trattori rappresenta un serio pericolo per numerosi piccoli coltivatori diretti così come per gli agricoltori del fine settimana.

Intanto qualcuno pensa a fare le multe

Nell’incertezza normativa, pur nell’assenza di un regolamento attuativo che spieghi COME revisionare i trattori e CHI è preposto a farlo, in marzo e in aprile si è assistito al moltiplicarsi di sanzioni (tra l’altro di entità non proprio trascurabile) comminate ad agricoltori che circolavano con trattori passibili di revisione. Alle contravvenzioni fanno seguito i ricorsi, con tutta probabilità vinti, stante questa situazione di inadempienza della pubblica amministrazione.
Inoltre le strutture individuate per i controlli (almeno quelle non istituzionali) dovranno con ogni probabilità sottoporsi a una procedura di accreditamento: impianti, strumentazioni, e tecnici… ogni cosa dovrà essere adeguatamente verificata, preparata, resa abile e arruolata.

Aspetti tecnici e amministrativi

E non è finita. Dopo aver accreditato un centro di revisione e formato i tecnici, affinché parta il servizio di revisione occorre fare il punto su COSA andare a controllare nei trattori (per tacere delle grandi operatrici agricole semoventi, come le mietitrebbiatrici, le falciatrinciacaricatrici, le scavabietole, l scavapatate, i raccoglipomodori, e le vendemmiatrici, per ora lasciate fiori dall’obbligo di revisione). La revisione di un trattore è più complessa della revisione di un’automobile o di un camion  dal momento che oltre a verificare l’efficienza della macchina e la sicurezza nella circolazione su strada, occorre considerare anche una serie di accertamenti relativi alla “sicurezza sul lavoro”. Non per niente la “volontà politica” dietro alla revisione è principalmente salvaguardare la salute dell’operatore nelle lavorazioni di campo.

La frenata sul regolamento attuativo forse sta proprio tutta qui: la revisione dei trattori coinvolge due aspetti ben distinti del mezzo, da una parte la circolazione stradale, dall’altra la sicurezza sul lavoro. Il primo aspetto è di pertinenza de Ministero dei trasporti, il secondo dell’Inail. Infatti, se per la circolazione su strada occorre accertare l’efficienza degli impianti di frenatura, di sterzo, di segnalazione visiva, acustica e di illuminazione… Per la sicurezza sul lavoro sarà necessario accertare la presenza e l’efficienza di una struttura di protezione in caso di ribaltamento (con l’indispensabile integrazione della cintura di sicurezza), l’efficienza delle protezioni delle parti in movimento, di quelle sottoposte a temperatura o pressione elevate, della presenza di dispositivi per un accesso e una discesa sicura dal posto di guida…

Così è stato stabilito che le diverse procedure di revisione siano espletate da due entità diverse: le verifiche inerenti la parte “veicolo” delle macchine agricole saranno eseguite dagli organi periferici del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ovvero gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile e le officine già autorizzate per le revisione delle altre categorie di veicoli, mentre quelle della sicurezza su campo dovranno essere espletate dall’Inail, tramite i propri ispettori, oppure tramite organizzazioni terze in base a loro espressa richiesta, e anche in questo caso dopo autorizzazione, da ottenersi probabilmente sulla base di competenze documentabili.

Fino a ora i due Enti coinvolti non sono riusciti a collaborare e a coordinarsi. La revisione periodica deve infatti essere una procedura snella, soprattutto da un punto di vista temporale, perché non è pensabile che una impresa agromeccanica o un’azienda agricola rimanga a lungo senza un trattore impegnato nella revisione. La verifica stradale e quella per la sicurezza sul lavoro devono essere eseguite contemporaneamente, no certo in temi e luoghi diversi.

I costi della revisione

Qualche parola sui costi della revisione è stata spesa. Sono state ipotizzate tariffe “comparabili” con quelle in vigore per le altre categorie di veicoli, tenendo comunque conto in questo specifico caso della maggior complessità dell’operazione.

Che prove saranno previste?

Forse non occorre dire che per passare la revisione,  il trattore deve risultare efficiente in ognuno degli accertamenti richiesti. Ma quali sono i dettagli delle verifiche e delle prove e i relativi requisiti minimi da rispettare? Qui di seguito una serie di probabili punti sui quali saranno concentrate le osservazioni. Probabilmente non mancherà una verifica delle emissioni gassose inquinanti, valutate in base alle regole e alle procedure in vigore per i motori endotermici installati sui veicoli al momento della loro prima immissione sul mercato (in pratica, nel caso di trattori di oltre 20 anni fa verrà effettuata una misurazione dell’opacità dei fumi di scarico, tenendo conto dei valori in vigore al periodo di costruzione del propulsore che equipaggia la macchina in esame).

Parte, organo, funzione, dispositivo

Controlli e/o verifiche funzionali

1. Dispositivo di protezione in caso di capovolgimento

assenza di cricche e deformazioni permanenti; corretto serraggio dei collegamenti filettati; integrità di parti strutturali non metalliche con verifica della profondità degli eventuali punti di corrosione

2. Protezioni di presa di potenza posteriore e anteriore

integrità funzionale e strutturale; saldo fissaggio al trattore

3. Protezioni delle cinghie, della ventola di raffreddamento e di altre parti in movimento

integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore

4. Protezioni di parti calde

integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore

5. Ganci ed occhioni

integrità funzionale; assenza di usura, rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore

6. Sollevatore e attacco a 3 punti

integrità funzionale con un carico predeterminato; assenza di usura, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore; corretta lubrificazione parti soggette ad attrito; funzionalità comandi

7. Zavorre

verifica della (almeno il 20 sterzante)

8. Organi di propulsione (pneumatici o cingoli)

compatibilità caratteristiche dimensionali e di velocità; stato d’usura; assenza danneggiamenti strutturali su fianchi e/o battistrada e cerchi; corretta pressione di gonfiamento; adeguato serraggio degli elementi di fissaggio delle ruote

9. Freni

integrità funzionale e accertamento di predefiniti requisiti minimi di efficienza

10. Silenziatore

integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore

11. Gradini, scalette, maniglie e corrimano

integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore

12. Comandi e loro simboli

integrità funzionale; assenza di usura; funzionalità indicatori di funzionamento

13. Parabrezza e altri vetri

integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali

14. Sedile del conducente e sistema di ritenzione

presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali

15. Eventuale sedile del passeggero e sistema di ritenzione

presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali

16. Dispositivo retrovisore

presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali; corretto ancoraggio e posizionamento sul trattore

17. Tergicristallo

presenza, integrità funzionale; assenza di usura delle parti soggette

18. Dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva

integrità funzionale, anche degli elementi illuminanti; assenza di ossidazione diffusa; regolazione e posizionamento corretti

19. Dispositivo di sterzo

assenza di giochi delle parti meccaniche; tubazioni integre e senza trafilamenti di olio

20. Segnalatore acustico

presenza, integrità sonoro sufficiente

21. Batteria

solido fissaggio; corretto collegamento elettrico; assenza di corrosione dell’alloggiamento

22. Cofani e parafanghi

solido fissaggio; assenza di corrosione delle parti strutturali

23. Serbatoio di carburante liquido

integrità funzionale; solido fissaggio; assenza di corrosione; dotazione di tappo con garanzia di ritenzione