Turismo al Mipaaf e difesa del suolo all’ambiente

Di   4 Luglio 2018

Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge sul trasferimento del turismo al Ministero delle politiche agricole e della difesa del suolo al ministero dell’ambiente.

ROMA – Il 2 luglio  consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che trasferisce al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo. Inoltre il decreto trasferisce al ministero dell’ambiente e le funzioni in materia di emergenza ambientale, contrasto al dissesto idro geologico, difesa e messa in sicurezza del suolo, sviluppo delle infrastrutture idriche.

In particolare, il decreto trasferisce al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo, prevedendo, al contempo, il conseguente cambio delle denominazioni dei due Ministeri, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie e le necessarie modifiche normative riguardanti gli enti vigilati.

Inoltre, il testo trasferisce al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare le funzioni in materia di emergenza ambientale esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché i compiti in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche.

Ora che il turismo è passato al ministero delle politiche agricole “farò ciò che sostengo da tempo. In Italia cibo e turismo vanno insieme. E questo farà l’Enit (l’agenzia nazionale del turismo), ma con un coordinamento nazionale”, ha detto il ministro delle politiche agricole Gian marco Centinaio, in un’intervista a “La Repubblica” raccolta da Barbara Ardù e pubblicata il 3 luglio.

Il commento di Coldiretti

“Oltre un terzo (35%) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”, sottolinea la Coldiretti a proposito del passaggio della delega al turismo al ministero delle politiche agricole deciso dal consiglio dei ministri. “L’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico con un impatto economico che raggiunge per la prima volta nel 2017 i 30 miliardi di euro su base annua divisi tra turisti italiani (60%) e stranieri (40%)”, secondo le elaborazioni della confederazione dei dati Isnart-Unioncamere. “L’italia è il solo paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto oncalvo nel sottolineare che il buon cibo insieme al turismo e alla  cultura “rappresentano le leve strategiche determinanti per tornare a crescere puntando sulle specificità di un modello produttivo unico che è cresciuto ed ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame territoriale”.

Il commento di Copagri

“Soddisfazione per il conferimento al ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio delle deleghe al turismo, fino ad oggi in capo al ministero dei beni culturali, auspicando che questo però’ non comporti una minore attenzione nei confronti del primario”, afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina. “Concordiamo con il ministro sulla necessità di guardare con attenzione ai borghi, ai paesi e soprattutto ai tantissimi agriturismi sparsi lungo tutta la penisola, auspicando che questo, come indicato dallo stesso Centinaio, possa servire di riflesso a valorizzare il cibo e il lavoro degli agricoltori. Chiediamo al ministro di attivare, nelle sue nuove vesti di ‘ministro dell’agriturismo‘, le necessarie sinergie con il mondo agroalimentare e con l’enoturismo, coniugando questi buoni propositi con la valorizzazione della produzione agricola nazionale”.