Un naso robot per il frantoio

Di   5 Giugno 2019

MADRID – Lo spin-off dell’Università di Jaen (UJA) Sensory Integration and Robotics SL, in Spagna, ha presentato a “Expoliva 2019” un progetto che mira a studiare e sviluppare sensorialità integrabili nel processo di produzione dell’olio vergine di oliva per migliorarlo dal punto di vista qualitativo e quantitativo del sistema.

Il ricercatore dell’UJA Diego Manuel Martínez, direttore tecnico di Sensory Integration and Robotics SL, ha spiegato che “la nostra idea è di integrare, all’interno di quello che è il mulino, un sistema intelligente che emuli il lavoro del maestro oleario- dal punto di vista dei sensi della vista, del gusto e dell’olfatto. Quindi stiamo cercando di adattare le capacità sensoriali della persona a sistemi tecnologici avanzati basati sull’elettronica, la comunicazione e l’elaborazione in cloud”.

In questo senso, il progetto prevede lo sviluppo di sistemi sensoriali umanoidi con sistemi di visione artificiale (che possono essere installati nella linea di estrazione per valutare le condizioni del frutto all’ingresso), insieme a sensori basati su nasi artificiali che possono valutare la qualità o la percezione sensoriale che un panel di degustazione può determinare in laboratorio, ma in questo caso utilizzando un naso elettronico.

In terzo luogo il progetto prevede lo sviluppo di un linguaggio elettronico. “L’idea non è che questi sensori funzionino in modo isolato, ma che siano tutti introdotti in un ecosistema globale e che siano connessi al cloud, in modo da poter monitorare l’intero processo dall’inizio alla fine nel magazzino”, ha affermato Diego Manuel Martinez.