Uno sguardo globale all’idroponica

Di   9 Ottobre 2019

L’indoor AgTech crece a livello globale, accopagnato dal crescente interesse per le tecnologie legate al mondo dell’agricoltura 4.0, come l’Internet of Things e l’analisi dei big data. Primo Global Report sulla coltura idroponica nel mondo

Nel settore delle coltivazioni indoor le promesse e le aspettative sono tante, esattamente come avviene per l’agricoltura in pieno campo.
Anche qui si parla di automazione della raccolta e di intelligenza artificiale predittiva e proattiva. Si discute di sensori e di varietà adatte al tipo di coltivazione protetta. Si parla di analisi dei big data per “incapsulare” e migliorare le conoscenze e il processo decisionale dei coltivatori e ottimizzare la resa e la qualità delle colture.

A sostenere a livello globale lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per la coltivazione idroponica e fuori suolo è l’aumento del consumo di insalata, frutta esotica, bacche, uva, pomodoro, peperoni, erbe officinali, cetrioli, canapa, insieme al fatto che garantisce tempi di sviluppo delle piante due volte più veloci rispetto alle colture tradizionali, a fronte di un minor consumo di suolo e di input, (primo fra tutti quello idrico). Inoltre la coltivazione idroponica soddisfa la crescente domanda sicurezza alimentare, permette di controllare il rischio climatico e beneficia dell’effetto traino del vertical farming, delle fattorie urbane che tanto bene farebbero all’ambiente, grazie a una logistica semplificata. Per non parlare della costante perdita di suolo agricolo a favore dell’urbanizzazione che si registra ogni anno in tutto il mondo.

Si tratta di un puzzle non facile da ricomporre. Infatti è necessario incorporare numerosi fattori, non ultimi i costi di istallazione e soprattutto quello dell’energia he può fare la differenza per massimizzare il successo finanziario dell’intera operazione.

Un fenomeno mondiale

Si diceva che la coltivazione indoor sia già un fenomeno mondiale. Il Global Hydroponics Market Industry Analysis and Forecast (2018-2026) segnala aziende specializzate nel settore provenienti da 40 paesi diversi, sebbene l’Europa e il Nord America predominino nel panorama.

L’Asia è stata un pioniere della coltivazione fuori suolo, ma ha fatto pochi passi in avanti perché le potenzialità espresse dal continente asiatico sono legate all’aumento del reddito procapite ed al progressivo aggiornamento del settore primario. I progressi più visibili nel settore sono stati fatti dagli Stati Uniti. L’Europa ha abbracciato la tecnologia più recentemente, ma ha forse le prosettive di crescita più interessanti.

Nel settore delle serre, gli olandesi continuano a guidare l’innovazione delle strutture di fascia alta, diffondendo i loro metodi nel resto del mondo. Un certo numero di aziende nordamericane, come Houweling, Mastronardi Produce e Mucci Farms, hanno contribuito in modo significativo. Sebbene la Cina abbia già una vasta superficie di serre solari a bassa tecnologia, i venditori di alta tecnologia vedono grandi opportunità lì.

Secondo le previsioni del Global Hydroponics Market Industry Analysis and Forecast (2018-2026) appena pubblicato da Maximize market research, il “settore idroponico” ha raggiunto un giro d’affari nel 2017 di 22,6 miliardi di dollari ma si prevede che da qui al 2026 possa raggiungere i quasi 40 miliardi con un tasso di crescita annuo composto del 6.61%.

Il segmento dei sistemi idroponici aggregati (cosiddetta cultura agroponica che impiega dei mezzi solidi e inerti per fornire supporto alle piante come ad esempio il cocco, la perlite, la torba, la lana di roccia, la sabbia o la segatura), sarà quello che conquisterà una maggiore quota del mercato globale delle colture idroponiche anche perché impiega tecniche più comunemente usate come il riciclo dell’acqua o il recupero delle soluzioni nutritive utilizzate

Le principali sfide per l’industria agtech indoor

Ma con lo svilupparsi del settore, si prevede un forte incremento del segmento dei sistemi cosiddetti idroponici liquidi che si basano su un maggiore controllo dell’acqua, dei nutrienti disponibili e dell’ossigeno.

I venditori di tecnologie per le colture idroponiche affrontano sfide simili a quelle dei loro cugini di campo. Lo sviluppo di software di intelligenza artificiale soffre della difficoltà di trasformare in una formula matematica il ciclo vitale di una pianta nel suo interagire con il mondo reale. Dal punto di vista commerciale, anche se indoor ag è una disciplina tecnica, i venditori incontrano clienti relativamente conservatori.

Detto questo, gli agricoltori indoor, come gli agricoltori sul campo, devono confrontarsi con le reali esigenze del mercato in termini di sicurezza, sostenibilità e tracciabilità e devono affrontare continui problemi in termini di lavoro e redditività. La tecnologia ha un ruolo importante nell’affrontare tali sfide e non vediamo l’ora di vedere agricoltori e tecnici collaborare alle innovazioni in acquisizione e analisi dei dati, automazione e controllo predittivo e autonomo.