Sicurezza alimentare, risparmio idrico, sostenibilità ambientale ma non ancora economica: la Francia fa da apripista alle serre urbane
PARIGI – Dall’agricoltura contadina all’agricoltura cittadina, chi l’avrebbe mai detto… in Francia si stanno sviluppando interessanti progetti proprio di agricoltura cittadina (urban e vertical farming), nonostante le grandi estensioni di cui dispongono.
In particolare a Parigi si costruiscono strutture protette sopra i tetti dei palazzi, vengono riconvertiti vecchi parcheggi o aree industriali degradate alla produzione di orticole in serra.
L’ultimo progetto del Gruppo CMF prevede la costruzione di una serra verticale di mille metri quadrati in un sobborgo di Parigi. La struttura, su sei pieni, sarà destinata alla produzione di ortofrutta a Km 0 necessaria al fabbisogno dei 5mila abitanti del territorio circostante.
Il progetto è pubblico, commissionato un comune dell’hinterland parigino con un investimento iniziale di 5 milioni di euro. La serra sarà alimentata per metà con pannelli solari e per metà con l’energia elettrica tradizionale. I cantieri sono già stati inaugurati e i primi raccolti si vedranno nel 2020. La serra sarà anche un negozio. Saranno quindi tagliati anche i costi della logistica e delle diverse fasi distributive.
La coltivazione fuori suolo o idroponica delle serre verticali permette una resa pari alle coltivazioni convenzionali, pur risparmiano il 50% di acqua, per non parlare del risparmio in fitofarmaci. Inoltre permette di riciclare gli scarti, attivando un sistema integrato per la creazione di energia dalle biomasse.
Per il funzionamento di una vertical farm il progetto parigino, incentrato sul sistema di equità sociale, occuperà lavoratori diversamente abili.
Ma perché si ragiona sempre più di agricoltura urbana e fattorie verticali? I fautori dell’agricoltura cittadina spiegano che le città si stanno facendo sempre più popolose, inoltre i consumatori chiedono più sicurezza alimentare e sostenibilità dei prodotti. Una sostenibilità che per ora può essere solo ambientale e non economica, perché una serra verticale è una struttura molto costosa che può essere installata da grandi imprese o da enti pubblici.