L’iperammortamento diventa credito di imposta

Di   12 Dicembre 2019

La legge di bilancio rende la misura per l’agricoltura 4.0 accessibile anche agli agricoltori. Restano i vantaggi, anche se minori

Oltre al rinvio a ottobre 2020 della decorrenza della sugar tax e alla riduzione della plastic tax a 45 centesimi al chilo, tra gli emendamenti al disegno di legge di bilancio c’è la trasformazione del super e iper ammortamento di industria 4.0 per l’acquisto di nuovi beni strumentali in credito d’imposta. Questo per consentire l’accesso alla misura non ai solo ai contoterzoti ma anche alle aziende agricole esenti da dichiarazione dei redditi, determinando il loro reddito a catasto (sono oltre l’85% della categoria). Le aziende agricole potranno, per esempio, scalare il credito di imposta sui contributi versati per i dipendenti.

“Se innovare è ormai la strada obbligata per le imprese agricole, è fondamentale metterle nella condizione di poter investire tecnologie avanzate”, ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

In soldoni cosa accadrà? “L’iperammortamento di una macchina di 100.000 permetteva di scalare nella dichiarazione dei redditi 170.000 in 5 anni (34.000 annui). Nel caso di tasse al 40% questo si traduceva in un risparmio di 68.000 euro. La trasformazione dell’iperammortamento in credito d’imposta del 40% significa recuperare 40.000 euro (invece di 68.000) su un pari investimento di 100.000 in macchinari smart”, il commendo del coordinatore nazionale di Uncai Fabrizio Canesi.

“CHI E’ ANCORA INDECISO SULL’ACQUISTO DI UN MEZZO AGRICOLO 4.0 E’ BENE CHE SI AFFRETTI PERCHE’ A FINE MESE NON CI SARA’ PIU’ L’IPERAMMORTAMENTO E CON IL CREDITO DI IMPOSTA I VATAGGI SARANNO MINORI”, aggiunge Canesi.

C’è un altro emendamento che guarda agli investimenti nell’agricoltura 4.0. Per l’adozione e la diffusione di sistemi di gestione avanzata (software), è concesso alle sole imprese agricole un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile e mutui agevolati di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile per il finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura dì precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain. Per l’attuazione di tale intervento è stato stanziato un milione di euro per l’anno 2020.