QUESTIONARIO Agricoltura 4.0: a che punto siamo?

Di   1 Ottobre 2020

Terza edizione del questionario online dell’Osservatorio SmartAgrifood

Qual è il livello di diffusione dell’Agricoltura 4.0 presso le aziende agricole italiane? Qual è il loro livello di conoscenza su questi temi e quali sono le fonti principali che consultano? Quali sono i fabbisogni che queste aziende esprimono e in che misura ritengono che l’Agricoltura 4.0 possa essere la soluzione per soddisfarli? Queste sono solo alcune delle domande alle quali l’Osservatorio Smart AgriFood sta cercando risposta grazie ai dati raccolti con un questionario online giunto ormai alla sua terza edizione e rivolto a tutte le aziende agricole italiane, di qualsiasi settore e dimensione.

I CONTOTERZISTI SONO STATI INVITATI A PARTECIPARE ALL’INDAGINE. PER DISTINGUERSI DALLE AZIENDE AGRICOLE SUGGERIAMO DI METTERE LA PAROLA “CONTOTERZISTA” PRIMA DEL NOME DELLA PROPRIA AZIENDA (RISPOSTA ALLA PRIMA DOMANDA). MENTRE IN RISPOSTA ALLA SECONDA DOMANDA, POTETE INSERIRE LA SUPERFICIE GESTITA PER CONTO TERZI

Sono oggetto dell’indagine:

  • il livello di conoscenza edi diffusione delle soluzioni digitali innovative in agricoltura;
  • fabbisogni espressi dalle aziende agricole italiane;
  • benefici e le criticità incontrati utilizzando queste soluzioni;
  • le aspettative di chi ancora non le utilizza.

Questo permetterà di raccogliere spunti utili non solo per le aziende stesse, per avere un confronto sul proprio posizionamento rispetto all’innovazione digitale, ma anche per altri attori rilevanti come i fornitori di tecnologia, gli enti formativi e i decisori pubblici, per promuovere il miglioramento della qualità e della competitività dell’intera filiera.

La compilazione richiede non più di dieci minuti.

A tutti i partecipanti sarà distribuito gratuitamente un documento di sintesi contenente i principali risultati dell’analisi.

Il questionario può essere compilato anche copiando e incollando nel browser il seguente link: https://polimi.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_9YUonsqUSYjEsiV?dif=UNCAI

I risultati del questionario dello scorso anno

Nel corso della scorsa indagine, l’Osservatorio è stato in grado di raccogliere oltre 250 risposte da parte di altrettante aziende agricole italiane già attive nell’Agricoltura 4.0. Ne emerge uno spaccato in cui i fabbisogni espressi principali sono il miglioramento dell’impatto ambientale delle coltivazioni e la riduzione nell’utilizzo di input produttivi, accanto alla necessità di avere sotto controllo le dinamiche dell’azienda e di semplificare le mansioni gestionali. Emerge anche una certa coerenza fra fabbisogni espressi e benefici ottenuti, tra cui si segnalano la riduzione degli input e dell’utilizzo delle macchine agricole. Non sono da sottovalutare però le criticità ancora da superare: mancanza di connettività, mancanza di competenze e limitata interoperabilità impediscono di sfruttare pienamente il potenziale delle soluzioni 4.0.

Alcune questioni rimangono però ancora aperte: quali sono le difficoltà che più delle altre impediscono alle aziende agricole italiane di adottare soluzioni 4.0? Esiste una differenza fra i benefici che queste si aspettano e i benefici che poi realmente ottengono? Sta crescendo nel tempo la conoscenza e la consapevolezza su questi temi, oppure no? Le fonti di informazione possono giocare un ruolo importante? Per rispondere a queste (e altre) domande è necessario coinvolgere non solo le aziende agricole che già fanno uso di soluzioni di Agricoltura 4.0, bensì l’intero panorama delle aziende agricole italiane (un po’ come fatto nella primissima edizione dell’indagine che, nel 2018, ha coinvolto più di 1400 rispondenti).

Gli esiti di questa indagine saranno utili non solo per gli agricoltori stessi, che avranno a disposizione delle informazioni sul loro posizionamento rispetto all’innovazione tecnologica media del campione, ma anche per i fornitori di soluzioni tecnologiche, le associazioni di categoria e gli enti pubblici, che potranno meglio comprendere quali sono le principali esigenze delle aziende agricole italiane e le difficoltà ancora in essere, per prendere gli opportuni provvedimenti.