Agricoltura di precisione, AEF e FederUnacoma rafforzano la cooperazione

Di   21 Dicembre 2020

In via di definizione un calendario di iniziative che faranno da apripista agli eventi congiunti promossi dalle due associazioni nel quadro di EIMA International, con uno speciale focus sull’interoperabilità tra le macchine agricole.

Il tema è già stato approfondito in occasione di EIMA Digital Preview e di un recente webinar intitolato “Isobus, interoperability and digitalization in agriculture: the role of AEF and the future trends”.

Partnership sempre più stretta tra la federazione italiana dei costruttori di macchine agricole, FederUnacoma, e l’Agricultural Industry Electronic Foundation (AEF),  l’organismo internazionale che, partecipato da tre associazioni di categoria e da oltre 200 aziende leader, ha la mission di promuovere le applicazioni dei componenti elettronici nelle attrezzature agricole e di migliorarne la compatibilità. Per i prossimi mesi le due associazioni stanno pianificando un programma di eventi e attività, che faranno da apripista alle iniziative congiunte di FederUnacoma e AEF per EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola in programma a Bologna dal 19 al 23 ottobre 2021. Tecnologie elettroniche e agricoltura di precisione saranno infatti una delle tematiche salienti della kermesse di ottobre con un Salone specifico interamente dedicato alle applicazioni informatiche e telematiche per il settore primario. L’applicazione delle tecnologie digitali al comparto agricolo apre la grande questione relativa alla necessità di connettere mezzi meccanici, sistemi e dispositivi dotati di software diversi gli uni dagli altri. Il tema dell’ interoperabilità, cioè della comunicazione tra macchine che “parlano” linguaggi differenti, è da tempo all’ordine del giorno ed è stato recentemente rilanciato da FederUnacoma e da AEF in occasione sia di EIMA Digital Preview, l’anteprima virtuale di EIMA International tenutasi lo scorso novembre, sia di un webinar “Isobus, interoperability and digitalization in agriculture: the role of AEF and the future trends”, svoltosi martedì 15 dicembre scorso.

Organizzato nel quadro delle attività congiunte tra AEF e FederUnacoma, l’incontro ha visto la partecipazione di Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma; Alessio Bolognesi, del servizio tecnico di FederUnacoma; Peter Van der Vlugt e Norbert Schlingmann, rispettivamente presidente e direttore generale di AEF; Anita Sennet  direttore dell’AEM, l’associazione dei costruttori statunitensi. Lo standard internazionale ISOBUS – è stato ribadito dai relatori – rappresenta indubbiamente un tassello importante per la digitalizzazione dell’agricoltura e la connettività delle macchine, ciononostante si tratta di una tecnologia che deve essere implementata. La principale criticità – hanno spiegato Peter Van der Vlugt e Norbert Schlingmann – riguarda la diffusione del protocollo ISOBUS, che non è utilizzato da tutti i costruttori di macchine agricole. Ma – hanno sottolineato i rappresentanti AEF – c’è da considerare anche che l’ISOBUS consente di connettere i mezzi (la trattrice e due attrezzature) solo mediante un collegamento fisico, mentre il crescente ricorso alle tecnologie del precision farming, valorizzate anche a livello normativo, richiederà una più ampia condivisione di dati e informazioni da e verso sistemi remoti interconnessi.

In questo scenario diventa essenziale mettere a punto un linguaggio comune che permetta al maggior numero possibile di macchine, anche a quelle sprovviste dello standard internazionale ISOBUS, di “dialogare” in modalità senza fili. Lo sviluppo dei protocolli di comunicazione tra le macchine agricole  – ha ricordato il presidente di FederUnacoma – richiede molto impegno sia dal punto di vista della ricerca che da quello degli investimenti; ed è proprio per questo che il contributo di AEF, realtà nella quale convergono le competenze di una pluralità di attori industriali e associativi, risulta essere determinante. Il credito d’imposta previsto nell’ambito delle agevolazioni per  l’agricoltura 4.0, ha sottolineato Malavolti, si sta dimostrando un volano per la domanda di tecnologie digitali in campo agricolo.