Agricoltura emiliano-romagnola: annata 2023 fortemente compromessa

Di   18 Maggio 2023

Serve subito un provvedimento d’urgenza che stanzi fondi per agromeccanici e agricoltori. Struttura dei terreni allagati seriamente compromessa. Occorreranno anni per ripristinarla

(c) Foto Roberto Scozzoli

Oggi il presidente di UNCAI, Aproniano Tassinari, ha scritto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, al presidente di Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e all’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi, in merito all’alluvione in corso in Romagna e zone limitrofe.

E’ sotto gli occhi dell’intera nazione la drammatica situazione che sta interessando le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le comunità locali sono sconvolte e l’agricoltura è in ginocchio e non saprà come rialzarsi se lasciata sola, a partire dalle imprese Agromeccaniche e Agricole. L’areale è stato dilaniato da eventi meteorologici di altissima intensità che hanno causato esondazioni di corsi d’acqua provocando rotture di argini o tracimazioni con il conseguente sfollamento di oltre 13.000 persone. Gli allagamenti hanno interessato le infrastrutture, i mezzi e le attrezzature dei centri aziendali delle ditte di Agromeccanici e aziende agricole, colpendo un’area di circa 20.000 ettari di terreno già coltivato a interesse arboreo o erbaceo. Le piogge incessanti hanno inoltre provocato il dissesto di versanti e pendii con frane diffuse su tutto l’arco appenninico.

Da oltre 48 ore, gli Agromeccanici stanno contribuendo giorno e notte con i loro mezzi ad arginare il flusso delle acque cadute e quelle provenienti dallo straripamento dei corsi d’acqua, ripristinando la funzionalità delle arginature e sgomberando gli alvei fluviali. Il ripristino immediato delle aree colpite dall’alluvione e la successiva tutela e salvaguardia del territorio vanno, infatti, eseguite con la recta ratio factibilium agromeccanica, da professionisti qualificati che conoscono il territorio in ogni suo angolo, dal momento che già lo lavorano stagione dopo stagione.

Occorre, naturalmente, superare la prima emergenza. Le aziende agricole hanno disperato bisogno dell’operosità e della competenza degli agromeccanici per salvare il salvabile, per ridare un’economia ai territori devastati dall’alluvione. Occorre stanziare risorse congrue per sanare i danni incalcolabili alle attività agricole, agromeccaniche e alle infrastrutture rurali, per non perdere intere filiere agricole, vigneti, frutteti, orticole, sementiere, vivai, cereali, allevamenti.

L’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI chiede un piano nazionale per il territorio che poggi su una leva favorevole e stabile, gli agromeccanici. Quando in gioco è l’ambiente e l’equilibrio idrogeologico, lavorare conto terzi significa lavorare per la collettività. Rileggere il territorio senza i paraocchi dell’ideologia significa proprio questo: ricostruire un sistema produttivo ed economico senza ripetere gli errori del passato, quindi riconoscendo la storia e l’identità degli agromeccanici, promuoverla, farne la leva per la tutela del territorio e per lo sviluppo di filiere agricole competitivi e resistenti a tutto.

Tutto ciò premesso, in considerazione della necessità di attuare interventi diretti ad assicurare il superamento dell’emergenza, con la presente chiediamo al Governo un intervento urgente per mettere in campo tutte le azioni atte alla ripresa delle attività imprenditoriali sia di Agromeccanici sia di Agricoli che hanno subito i danni precedentemente esposti. Non stiamo assistendo a piogge persistenti e di acqua che possa essere drenata nei fossi e permeare senza fare troppi danni in profondità. La totale sommersione dei terreni coltivati ne sta alterando la struttura fisica. Un danno che perdurerà nel tempo, negli anni se non si interviene correttamente e per tempo. In gioco c’è l’intera produzione agricola di un’area di primaria importanza per l’agricoltura italiana.

Riteniamo necessario ora un Decreto Legge Speciale del Governo con la conseguente messa a disposizione di risorse congrue a far fronte ai danni subiti e subenti per le attività Agromeccaniche ed Agricole.