Agriumbria, gli appuntamenti Uncai e Confagricoltura

Di   26 Marzo 2019

Le due associazioni saranno presenti alla rassegna di Bastia Umbra con un ciclo di seminari sull’agricoltura di precisione e rete RTK regionale, sull’olio, sul noccioleto e sulla suinicoltura e con prove in campo di pneumatici

PERUGIA — Da quattro anni Agriumbria (Bastia Umbra – 29-31 marzo 2019) è l’appuntamento che più unisce Uncai e Confagricoltura sul territorio. In questa edizione le due associazioni collaborano all’organizzazione degli eventi “Innovazione: nuova rete regionale per l’agricoltura di precisione” (venerdì 29/03 ore 10.30 – Sala Europa), “Suinicoltura: il valore della filiera in un mondo di fake news” (29/03 ore 15.30 – Sala Europa), “Olio: le nuove strategie per il rilancio del settore” (sabato 30/03 ore 15.30 – Sala Maschiella) e “Filiera del nocciuolo: workshop di tecnica colturale” (domenica 31/03 ore 10 – Centro Congressi). Inoltre sabato 30 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, a 1000 metri dalla Fiera, Uncai organizza con Bridgestone Italia prove di trazione, di minor compattamento e prove in strada per la messa in sicurezza del prodotto (un servizio che oggi i contoterzisti possono svolgere con maggiore efficienza ed efficacia grazie ai nuovi limiti di carico di trattori e rimorchi con omologazione europea).

In particolare il presidente dei Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti interverrà in apertura dell’incontro dedicato alla nuova rete RTK dell’Umbria, insieme al presidente di Go RTK Rufo Ruffo, a Fabio Radicioni e Marco Vizzari dell’Università di Perugia, a Sara Antognelli di Team Dev, a Guido Fastellini di Topcon e con i casi di studio portati dall’agricoltore Francesco Di Camillo e da Mauro Brunetti (Fondazione per l’Istruzione agraria).

Il file rouge che collega ciascun incontro è “Coltiviamo la tua impresa”: “L’intento è seminare opportunità progettuali e servizi concreti per accrescere la competitività e aggiornare le competenze di agricoltori e contoterzisti e formare nuove generazioni di operatori agromeccanici. Abbiamo coinvolto numerose imprese e soprattutto i giovani di Uncai e Confagricoltura perché le soluzioni tecnologiche dell’agricoltura di precisione e digitale, così come l’impianto di un oliveto intensivo o di un noccioleto oppure l’interramento dei reflui zootecnici, necessitano di investimenti costosi in macchinari e la volontà e il coraggio di giovani di mettere in discussione paradigmi del passato per investire in conoscenza”, illustra Bambagiotti.

“Occorrono contoterzisti che sappiano utilizzare con disinvoltura le moderne tecnologie – aggiunge – ma lo sforzo formativo che Uncai sta facendo soprattutto sulle nuove generazioni rischia di essere fine a se stesso se non si ridà dignità al settore primario. Le macchine di nuova concezione permettono di abbassare i costi aziendali e quelli per l’ambiente, ma si andrà avanti di poco se non si riconosce il giusto prezzo alle materie prime e se il prodotto continua a essere pagato sotto costo”.

Ulivo, vite, suinicoltura e adesso anche il nocciolo sono quattro settori dove i giovani agricoltori umbri si stanno impegnando a fondo. “Ma senza la collaborazione dei contoterzisti, i giovani agricoltori non potrebbero neppure partire”, aggiunge Guidi Gatti, presidente uscente di Confagricoltura Anga Umbria. “Chi, per esempio, potrebbe permettersi una scavallante, necessaria per una ulivicoltura intensiva? Oggi il terzista svolge un ruolo fondamentale per le aziende agricole giovani. Solo grazie a loro riusciamo a partire e a sviluppare le nostre aziende perché realtà medio-piccole non si possono permettere investimenti ingenti in macchinari e tecnologia. D’altro canto tecnologie come l’Rtk, la guida satellitare, gli spettrometri per lo spargimento del concime o gli atomizzatori con recupero del prodotto nelle vigne permettono un minore impatto ambientale, un prodotto più sano e un risparmio economico più che mai necessario in tempi di mercati altalenanti”.

Risparmiare sui costi di produzione garantendosi ugualmente un prodotto di qualità è l’obiettivo e la speranza di chiunque vuole costruire un’impresa solida. “Per questo giovani agricoltori e contoterzisti è un binomio che va di pari passo con il progresso e la possibilità di proseguire nel fare impresa. Dopo aver investito nella terra per un ragazzo non c’è più spazio per investimenti in strumentazioni e trattori. La strategia imprenditoriale deve spostarsi subito sulla valorizzazione e commercializzazione del prodotto e sulla scelta dei fornitori. E grazie al contoterzista il giovane agricoltore può farlo. Solo le grandi imprese possono permettersi mezzi agricoli propri. Aziende di 15 ettari non avranno mai un rientro economico e sottrarrebbero solo tempo ad altre attività più strategiche. Per loro il contoterzista è l’unica via di salvezza”, conclude Gatti.