Aiuti di Stato per far crescere l’agricoltura?

Di   2 Febbraio 2021

Raddoppiati i limiti per l’agricoltura: i massimali passano da 100mila a 225mila euro per le imprese agricole. Ma per colmare la distanza che separa il nostro paese dall’autosufficienza alimentare, da standard sufficienti sul piano tecnologico e digitale, dalla solidità finanziaria delle aziende e del sistema e dalla transizione energetica verso le fonti rinnovabili la strada può passare solo dalla storica collaborazione tra agricoltori e contoterzisti agromeccanici

I nuovi aiuti di Stato prevedono più del raddoppio dei massimali degli aiuti per le imprese agricole innalzati ora a 220mila euro, a 1,8 milioni di euro per le altre imprese e da 3 milioni a 10 milioni per tutte le aziende che hanno subito un crollo di fatturato di oltre il 30%.
La decisione della Commissione europea di prolungare al 31 dicembre 2021 il regime straordinario degli aiuti di stato alle imprese è una risposta alla luce delle conseguenze economiche del covid sulle imprese del settore primario, che scontano, in particolare, la prolungata chiusura del canale horeca, non compensata dall’incremento dei consumi domestici, oltre al blocco dell’export. Secondo gli ultimi dati della Commissione Ue, nei primi dieci mesi del 2020 si è registrato, ad esempio, un calo delle esportazioni di vino dall’Europa per un valore di 1,4 miliardi di euro. Ma anche il settore suinicolo e agrumicolo hanno registrato una contrazione di prezzi, sebbene l’agricoltura non si sia mai fermata neppure nei mesi più duri del lockdown.

La Commissione, inoltre, concede di rivedere gli aiuti già stanziati a livello nazionale per trasformarli a fondo perduto sulla base dell’articolo 107 2b del trattato, ovvero aiuti connessi per calamità naturali. “L’auspicio è che il prossimo governo colga al volo questa opportunità per le somme già erogate, così come ha già fatto la Germania. Una tale decisione migliorerebbe le condizioni finanziarie e di liquidità delle imprese agricole e, indirettamente, delle imprese agromeccaniche, fondamentali per un’agricoltura efficiente, rispettosa del suolo e dei lavoratori”, il commento del presidente di UNCAI Aproniano Tassinari. Il risarcimento alle aziende tedesche è, infatti, concesso sotto forma di aiuti diretti fino a coprire il 100% dei danni effettivamente subiti oppure il 75% del fatturato nei mesi di riferimento di novembre e dicembre 2019. In Italia tali aiuti potrebbero potrebbero incidere su Irap, credito d’imposta di locazione e decontribuzione previdenziale.

“L’emergenza sanitaria sprona la Commissione a lavorare a una visione organica della produzione di cibo e del suo impatto sull’ambiente. L’obiettivo è aumentare la capacità produttiva agricola per raggiungere l’autosufficienza alimentare. Le decisioni che oggi vengono prese avranno un impatto sulla quota di autosufficienza alimentare del continente, sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. E’ però ancora rilevante la distanza che separa il nostro paese dall’autosufficienza alimentare, da standard sufficienti sul piano tecnologico e digitale, dalla solidità finanziaria delle aziende e del sistema e dalla transizione energetica verso le fonti rinnovabili“, prosegue Tassinari che aggiunge come “la storica collaborazione tra agricoltori e contoterzisti agromeccanici è la sola strategia concreta per raggiungere veramente questi obiettivi, senza dover chiedere in eterno aiuti di qualsiasi genere. Attendiamo la nomina di una ministra o di un ministro dell’agricoltura e dell’agroalimentare che condivida con noi una visione responsabile e matura dell’agricoltura”.