Basso il primo prezzo delle nocciole piemontesi

Di   10 Settembre 2020

Troppo vicino alle quotazioni delle nocciole turche, nonostante non rispondano ai medesimi standard produttivi, sia qualitativi sia etici. Un tentativo di speculazione della prima trasformazione?

E’ stato rilevato il primo prezzo della campagna di raccolta delle nocciole 2020. La varietà più diffusa sul territorio piemontese, la tonda gentile trilobata, è stata quotata a 6,80 euro/punto resa: dalle prime valutazioni questo corrisponderebbe a 300 euro/quintale, un prezzo inferiore al termine della scorsa annata con 400 euro.

Il prodotto è infatti valutato solo circa venti euro in più al quintale della nocciola della Turchia e delle Georgia.

Il tentativo di imporre un prezzo inadeguato colpisce 2000 aziende piemontesi con 23mila ettari di superficie coltivata di cui 15mila in piena produzione, per una produzione totale media di 200mila quintali. Gli accordi commerciali prevedono altre quotazioni, che tengono conto della resa e della qualità: obiettivi tutti raggiunti, in un’annata molto soddisfacente sotto il profilo qualitativo, con bassissime percentuali rilevate di danni da cimice.