Cimice asiatica, via libera all’uso della vespa samurai

Di   1 Aprile 2020

I due decreti approvati martedì 31 marzo nella seduta video della Conferenza Stato-Regioni danno avvio alle misure di contrasto per fronteggiare l’emergenza fitosanitaria che ha colpito diverse produzioni ortofrutticole nel nord Italia. Le procedure di indennizzo dei danni agli agricoltori saranno invece avviate non appena completata la delimitazione e la dichiarazione dello stato di calamità naturale a carico delle regioni interessate.

Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno visto dimezzate le proprie produzioni ortofrutticole nella campagna 2019, con pesanti ricadute economiche per le popolazioni dei territori colpiti. La stima dei danni ha superato i 740 milioni di euro.

Il primo decreto del ministro delle politiche agricole, condiviso con regioni e mondo produttivo, approvato nella seduta della Conferenza Stato Regioni, preve precise modalità di contrasto alla cimice concordate a livello nazionale con tutti i servizi fitosanitari regionali e con le strutture tecnico-scientifiche presenti sul territorio. Il secondo decreto (del ministero dell’ambiente) autorizza l’utilizzo della vespa-samurai, antagonista naturale della cimice asiatica. “Gli interventi a sostegno delle aziende colpite dalla cimice e gli strumenti per combatterla sono ora nella disponibilità delle imprese e dei territori a conclusione di un percorso condiviso sin dall’inizio con tutti i soggetti coinvolti da questa emergenza”, commenta la ministra Teresa Bellanova.

Il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate ha aggiunto: “Le fitopatie in agricoltura, purtroppo, non si fermano da sole neppure in epoca di Coronavirus e, pertanto, non possiamo abbassare la guardia. Anzi, in un mondo globalizzato, dobbiamo abituarci a fronteggiare l’arrivo di patogeni da ogni parte del Pianeta. L’attesa riorganizzazione del Sistema Fitosanitario nazionale rappresenta, dunque, un importante traguardo che ci auguriamo di raggiungere presto affinché tutta la macchina organizzativa sia maggiormente efficiente ed efficace”.

Il decreto del Ministero dell’Ambiente su “Criteri per la reintroduzione e il ripopolamento delle specie autoctone e per l’immissione di specie e popolazioni non autoctone”, in attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 102 del 5 luglio 2019 consentirà alle Regioni di attivare le procedure per la lotta biologica, con la riproduzione e l’immissione nei campi, attraverso i “lanci”, della vespa samurai, individuata come antagonista naturale della cimice marmorata asiatica.

Il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sulle “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della Cimice asiatica”, inoltre, prevede un approccio integrato di azioni da mettere in campo: dagli interventi di difesa chimica ai metodi meccanici di eliminazione della vegetazione spontanea ospite dell’insetto sino all’impiego di reti antinsetto e trappole per consentire una applicazione omogenea sul territorio nazionale delle misure di contrasto ritenute ad oggi più efficaci contro la cimice marmorata asiatica. Per gli indennizzi alle imprese agricole, infine, il Ministero delle Politiche Agricole ha stanziato nell’ultima Legge di Bilancio una cifra pari ad 80 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale.

L’UE AUMENTA GLI AIUTI ALLE OP DI SEI REGIONI ITALIANE

La Commissione europea aumenta il proprio aiuto finanziario a sostegno delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli in Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, in seguito ai danni causati alla produzione dalla cimice marmorata asiatica. Bruxelles ha deciso di elargire tre tipi di aiuti da attuare immediatamente e con applicazione retroattiva dal primo gennaio al 31 dicembre 2020.

  1. In primo luogo le organizzazioni riceveranno un aiuto finanziario per i fondi di mutualizzazione che comprende anche il sostegno al capitale iniziale degli stessi fondi.
  2. Inoltre il massimale del 4,6% sul valore della produzione commercializzata destinato a misure di prevenzione e gestione delle crisi, è aumentato dello 0,4%.
  3. Infine, su richiesta delle stesse organizzazioni di produttori il limite dell’aiuto europeo per misure di lotta alla cimice asiatica passa dal 50% al 60%.