Presentato a Bruxelles uno studio realizzato per la DG CONT della Commissione UE che individua i “50 più grandi beneficiari in ogni Stato membro dell’UE dei fondi PAC e Fondi di Coesione”. L’80% dei fondi va al 20% delle aziende
I fondi comunitari per l’agricoltura premiano le grandi aziende ed i consorzi. In Italia tra le prime dieci aziende che ricevono i maggiori contributi PAC ricadono proprio i consorzi e le cooperative agricole, con il contributo più alto che supera i 32 milioni di euro l’anno assegnati ad un singolo beneficiario (F.IN.A.F. – First Internetional Association – Fruit Soc.Consortile arl, con 32.408.629 euro assegnati nel 2019), che riunisce oltre 9.000 agricoltori (che coltivano e commercializzano ortofrutta fresca e trasformata) tra Francia e Italia, sotto l’egida di marchi della grande distribuzione. F.IN.A.F. viene costituita nel 2001 grazie all’unione tra l’O.P. italiana Apo Conerpo e dalla O.P. francese Conserve Gard. Nasce cosi la prima e la più grande Associazione di Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli transnazionale nel panorama europeo.
L’Aop Gruppo Viva si piazza al secondo posto con quasi 23,5 milioni di euro, e al terzo il consorzio Vog con 18,2 milioni di euro. Il consorzio VIP è al settimo posto e sfiora i 10 milioni di euro di contributi.
Qui sotto la tabella relativa ai fondi destinati all’Italia (clicca per ingrandire)
In Italia il modello consortile e della cooperazione, molto radicati nei settori ortofrutticolo, vitivinicolo e olivicolo, consente alle aziende agricole di essere competitive nei mercati internazionali e di ricevere i sussidi pubblici che l’Europa assegna all’agricoltura. I dati confermano tuttavia anche una distribuzione non equa delle risorse pubbliche basata essenzialmente sul possesso della terra e dei titoli storici e non sul riconoscimento economico delle esternalità positive per l’ambiente e la società dei diversi processi produttivi.
L’80% delle risorse delle Pac sono, infatti, assegnate al 20% dei beneficiari, con le piccole aziende che resistono nei territori più svantaggiati, come le aree montane, penalizzate se non hanno la capacità o possibilità di aggregarsi.
Lo studio della Commissione UE fornisce i risultati di una valutazione di quasi 300 sistemi per il monitoraggio e la divulgazione al pubblico dei beneficiari della Politica Agricola Comune (PAC) e della Politica di Coesione, con l’analisi di circa 10 milioni di beneficiari della PAC nel 2018 e 2019 e oltre 500.000 progetti che hanno ricevuto Fondi della Coesione tra il 2014 e il 2020. Lo studio ha valutato infine gli ostacoli per una maggiore trasparenza dei dati relativi ai sussidi pubblici della PAC e Fondi di Coesione e le possibilità di migliorare le informazioni sull’utilizzo dei fondi pubblici dell’Unione Europea.