Contoterzisiti, artigiani della montagna

Di   15 Dicembre 2014

contoterzisti agromeccanici UncaiNel piano Mipaaf per sostenere l’agricoltura montana opportunità anche per i contoterzisti agromeccanci

C’è spazio anche per i contoterzisiti agromeccanici nel piano stilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaf) per sostenere l’agricoltura montana anche attraverso lo stanziamenti di 1,8 miliardi di euro per la tutela, valorizzazione e salvaguardia gestione dei boschi. Il piano è stato presentato l’11 dicembre, in occasione della Giornata della montagna.

“Riteniamo si tratti di una doverosa attenzione del Governo alla salvaguardia di territori fragili che in parte va a sanare il pasticcio dell’IMU – il commento di Aproniano Tassinari, Presidente di UNCAI, Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali –: 350 milioni di euro di gettito da territori montani già messi a bilancio dal D.L. n. 66/2014 e annunciati a Bruxelles e che rischiano di rendere più difficoltosa la messa in sicurezza e la tutela di territori unanimemente considerati una priorità nell’interesse della collettività”.

Il pagamento dell’IMU in territori montani è stato calcolato in base all’altimetria dei Comuni dove si trovano le aziende e non della reale altitudine delle aziende agricole:

  • Comuni al di sotto dei 280 m slm: tutti i terreni sono chiamati a pagare l’IMU
  • Comuni tra i 281 e i 600 m slm: esenti solo i terreni di coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali
  • Comuni sopra i 601 m sml: esenzione totale

Evidente però il paradosso del sistema di calcolo adottato. Non sono rari i casi in cui la sede del comune sia al di sotto dei 281 metri i terreni agricoli si trovino  per la maggior parte al di sopra dei 600 metri, comunque sottoposti totalmente al pagamento dell’IMU, anche se posseduti da agricoltori professionali. Oppure, al contrario, comuni ubicati oltre i 600 metri sul livello del mare, mentre i terreni agricoli per la maggior parte siano al di sotto di tale soglia, comunque esenti totalmente dal pagamento del tributo.

Per questo in extremis il Governo ha deciso di ricorrere a una mini proroga al 26 gennaio, con eventuale conguaglio o rimborso successivi.

Insieme al mini rinvio dell’IMU il Governo con le Regioni ha approvato un piano operativo per la gestione dei boschi, per un investimento di “1,8 miliardi di euro per la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio forestale”, ha dichiarato ha dichiarato  il Ministro Maurizio Martina. “Parliamo di 11 milioni di ettari sui quali interveniamo per prevenire il dissesto idrogeologico, con l’obiettivo di far diminuire le frane, gli incendi e innescare un ciclo virtuoso dell’utilizzo degli “scarti” come biomasse. Non dimentichiamoci che la filiera del legno in Italia dà lavoro a 700mila persone”.

“Tra i principali interventi annunciati nel piano per l’agricoltura di montagna – aggiunge Tassinari – quelli che fanno riferimento allo sviluppo rurale e agli accordi di partenariato potrebbero interessare anche i contoterzisti agromeccanci, risorsa imprescindibile insostituibile nel settore agricolo, rappresentata e valorizzata da UNCAI su tutto il territorio nazionale”.

l Mipaaf ha, infatti, chiesto alle Regioni di utilizzare le singole misure dei programmi di sviluppo rurale, tenendo conto nei criteri di selezione delle aree rurali in maggiore difficoltà, come quelle montane. Il regolamento di riforma della Pac 2014-2020 prevede nelle zone di montagna il sostegno agli investimenti in immobilizzazioni materiali, quindi macchinari e attrezzature; allo sviluppo delle imprese nelle zone rurali, non solo quelle agricole; all’allestimento di sistemi agroforestali con l’impianto di essenze arboree forestali e la combinazione fra agricoltura estensiva e silvicoltura; servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole.

Per lo sviluppo delle zone montane, ha grande rilievo anche l’Accordo di Partenariato colto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle Aree interne. La strategia Aree Interne delineata dal piano per l’agricoltura di montagna implica che i progetti di sviluppo locale si focalizzino anche sul saper fare e artigianato, settore in cui i contoterzisti agromeccanici rientrano a pieno titolo.