Contoterzisti di Lodi-Milano in assemblea

Di   27 Febbraio 2023

Servizi tempestivi alle aziende agricole e apertura alle soluzioni dell’agricoltura digitale per crescere in professionalità e consapevolezza del proprio ruolo di agromeccanici

Da sinistra: il coordinatore Uncai Fabrizio Canesi, il vice presidente Uncai e presidente dei Contoterzisti Lombardi Clevio Demicheli, il presidente di Coldiretti Milano-Lodi e presidente Ambi Lombardia  Alessandro Rota, il presidente Uncai Aproniano Tassinari, il presidente di Apimai Servizi Roberto Fantoni, il presidente dei Contoterzisti di Milano, Lodi, Como e Varese Giuliano Oldani, l’ex presidente di Confagricoltura Lombardia Antonio Boselli e il presidente di Confagricoltura Milano, Lodi Francesco Pacchiarini. 

L’agricoltura e l’agricoltore crescono accanto al contoterzista, ma il contoterzista, oltre a offrire servizi tempestivi, deve aprirsi alle soluzioni digitali, crescendo in professionalità e consapevolezza del suo ruolo a supporto delle aziende agricole. Questo, in sunto, il messaggio che giunge dall’assemblea delle imprese agromeccaniche di Milano, Lodi, Como e Varese dove sono intervenuti, oltre al presidente Apima (Associazione provinciale imprese di meccanizzazione agricola) , Giuliano Oldani, e al presidente Uncai, Aproniano Tassinari, Giovanni Bargigia, nuovo presidente dei contoterzisti Uncai Pavia, il presidente di Confagricoltura Milano e Lodi Francesco Pacchiarini e il presidente di Coldiretti Milano Lodi Alessandro Rota, da pochi giorni anche presidente di ANBI Lombardia, l’Associazione che rappresenta i dodici consorzi lombardi di bonifica e di irrigazione. Partner dell’evento Syneco, Terre Padane con New Holland, Pioneer con Corteva, Michelin e l’app dei contoterzisti, CtSmat24.

“Per migliorare, ho capito che devo curare meglio la gestione della mia azienda”, ha esordito Giuliano Oldani, ricordando ai circa cento soci presenti in sala come l’associazione offra un servizio di gestione da remoto dei dati digitali raccolti dagli agromeccanici attraverso macchine e attrezzature 4.0: “Per tenere traccia di tutti i lavori che svolgiamo per i nostri clienti, gli ettari lavorati, le ore impiegate, non possiamo andare avanti con i rapportini che i nostri operatori ci fanno per telefono oppure l’agenda lasciata sul trattore, né tanto meno con i colpi che ci diamo alla testa quando non riusciamo a ricordare quello che abbiamo fatto. Ci vengono in soccorso soluzioni digitali, come Ct Smart24, che rendono più semplice, sicuro e immediato tutto questo. I costi e i rischi di gestione si riducono mentre aumentano la produzione e le performance in ufficio”.

“A frenare questo processo di digitalizzazione concorrono, tuttavia, la non totale copertura internet delle aree rurali, anche in Lombardia, e la realtà agricola composta spesso da aziende che vedono le soluzioni digitali come un lusso non necessario, perché hanno pochi dipendenti”, è intervenuto Alessandro Rota che, nelle vesti di presidente di Anbi Lombardia, ha anche sottolineato la necessità di “chiudere subito i rubinetti dei grandi laghi lombardi e di rivedere le regole dell’erogazione del deflusso minimo vitale perché la falda si è abbassata, i canali drenano più acqua ed esiste anche un deflusso minimo territoriale delle nostre aziende che va considerato”. Il tema dell’acqua e dei sistemi irrigui è stato subito raccolto dal presidente di Confagricoltura Milano-Lodi Francesco Pacchiarini che ha invitato “a fare quadrato tra associazioni agricole e agromeccaniche nell’affrontare temi come i silos d’acqua necessari al Nord Italia, una Pac molto penalizzante per le aziende zootecniche e i rapporti con l’industria di trasformazione. Insieme possiamo diventare una parte più attiva dello sviluppo economico della filiera agricola”, ha detto.

La diffusione della cultura e delle tecnologie digitali va, quindi, di pari passo con quella del legame tra agricoltori e contoterzisti. Un legame che spesso si tramanda di generazione in generazione. Ne ha parlato il presidente Uncai Aproniano Tassinari che ha posto l’attenzione sul senso e il valore di questo rapporto: “Tutti chiedono all’agricoltura di cambiare qualcosa. C’è anche chi vorrebbe abolire le parole “agromeccanico” e “contoterzista” per usare sempre e solo la parola “agricoltori”, senza sapere che cancellare le parole era il compito di Syme, il funzionario del Ministero della Verità nel romanzo di Orwell 1984. Gli agromeccanici svolgono un’attività importante a fianco e a supporto dell’agricoltore, dimenticarsene significa prestare il fianco a chi, cancellando pezzi di realtà, confonde il legislatore che vorrebbe sostenere la categoria ma non trova più le parole per farlo. I fatti mostrano altro, mostrano sempre più aziende agricole che si rivolgono con profitto ai contoterzisti, e contoterzisti che mettono a disposizione competenze e tecnologie sempre più professionalizzanti e distintive. A Milano e Lodi questo avviene, e credo sia la strada da imboccare con Uncai ovunque in Italia”.