Contributi a fondo perduto post Covid

Di   7 Luglio 2020

Domande aperte fino al 13 agosto

Al fine di sostenere le imprese che sono state danneggiate dal covid-19, il Governo ha inserito una misura di sostegno denominata “Contributo a fondo perduto”. L’articolo 25 del Decreto Rilancio (art. 25 del D.L. n. 34/2020) infatti prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, in qualunque forma societaria, compreso chi integra la produzione con attività agricole complementari o chi svolge altre attività oltre quella agricola, purché sia titolare di partita Iva agricola fino a 7.000 euro, inclusi gli agricoltori in regime cosiddetto di esonero.

Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019: è infatti richiesto di dimostrare una riduzione di almeno il 33% del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019. In particolare, il contributo è calcolato applicando i seguenti coefficienti:

  • 20% per ricavi 2019 non superiori a 400.000 euro;
  • 15% per ricavi 2019 compresi tra 400.001 e 1.000.000 di euro;
  • 10% per ricavi 2019 compresi tra 1.000.001 e 5.000.000 di euro.

Le domande dovranno essere presentate entro il 13 agosto 2020.

BANDI ISI INAIL AGRICOLTURA e ISI COVID

Inail ha approvato i criteri per il Bando Isi Agricoltura 2019/2020 che mette a disposizione 65 milioni di euro a fondo perduto per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese del settore agricoloper le aziende agricole.

Il nuovo bando è quindi denominato Avviso pubblico Isi Agricoltura 2019/2020 per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nelle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Il bando prevede che ogni mezzo acquistato migliori il rendimento e la sostenibilità dell’azienda, abbatta le emissioni inquinanti e assicuri maggiore sicurezza riducendo i fattori di rischio per gli operatori. Particolarmente interessante è l’esclusione dell’Isi agricoltura dal regime de minimis, su apposita autorizzazione Ue, secondo uno schema che dovrebbe e potrebbe essere adottato, più in generale, per i finanziamenti concessi a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Di prossima emanazione da parte dell’Inal anche un bando Isi covid che destinerà risorse per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza e prevenzione anti coronavirus per i lavoratori del settore primario.