Costruiamo robot spruzzatori

Di   9 Agosto 2021

Si chiama SprayBot il progetto inglese che mira a dare ad agricoltori e contoterzisti robot in grado di applicare con precisione centimetrica fungicidi e fitofarmaci

Per il progetto SprayBot sarà utilizzato il prototipo di robot Dick di Small Robot Company

I diserbanti e fungicidi hanno un impatto negativo su aria, acqua e suolo, nonché sulla salute di animali, uccelli e pesci. In Gran Bretagna si studia, e soprattutto si finanzia, un metodo per applicare queste sostanze chimiche con una precisione ancora maggiore rispetto a quella oggi raggiunta. Come? Attraverso SprayBot, robot/rover autonomi equipaggiati di tecnologie per il rilevamento precoce delle malattie come telecamere e sensori di spore.

SprayBot ha tre anni di tempo per essere progettato, realizzato e validato, secondo i calendario fissato da Crop Health and Protection (CHAP), uno dei quattro Agri-Tech Centre del Regno Unito. Tra i partner del progetto ci sono l’Università di Newcastle, Fotenix e Small Robot Company. L’Università di Newcastle offre conoscenze diagnostiche e di previsione delle malattie, mentre Fotenix aggiunge competenze di analisi e imaging delle colture. Small Robot Company mette, invece, a disposizione i suoi modelli di robot agricoli(Tom, Dick e Harry), nelle prove sul campo per il diserbo non chimico, che potrebbe ridurre i prodotti chimici fino al 95%.

La microspruzzatura potrebbe cambiare le regole del gioco per un settore, quello dei trattamenti fitosanitari delle piante, regolato da norme sempre più stringenti. SprayBot, infatti, potrebbe consentire una nuova generazione di prodotti chimici per il trattamento spot, ridurre i costi e ridurre significativamente l’impatto sulla biodiversità.
Gli attuali metodi di irrorazione non garantiscono l’uso ottimale dei prodotti chimici, a volte sprecati in percentuali molto elevante, con punte del 95%, sostengono i ricercatori di del Progetto SprayBot.

L’obiettivo è rendere alcune pratiche agricole sostenibili sia per l’ambiente sia per le tasche di agricoltori e contoterzisti, usando meglio i prodotti fitosanitari, pur sempre un input fondamentale per l’agricoltura. Da diversi anni si parla di rateo variabile e di applicazione centimetrica o sito specifica degli input. Con i significativi progressi dell’agrotecnologia e con i piccoli robot spruzzatori questi concetti possono trovare applicazione in campo.

“SprayBot mira a trovare un sistema in grado di rilevare e mappare le malattie delle colture, per poi applicare il prodotto in dosi e intensità differenti su piccole aree della coltura. In futuro, questo potrebbe estendersi anche a una singola pianta o addirittura a una foglia”, spiega Richard Glass, Capo area di Crop Health and Protection – CHAP.