DEUTZ-FAHR 9340 TTV Warrior al Guggenheim Museum

Di   22 Luglio 2020

Il trattore diventa icona di benvenuto alla mostra “Countryside, The Future” (La campagna, il Futuro)

NEW YORK – Dal 20 febbraio, il trattore DEUTZ-FAHR per impieghi gravosi, gestibile da remoto tramite computer, fa bella mostra di sè sulla Fifth Avenue, proprio davanti all’ingresso principale del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, con l’arco dei suoi parafanghi a strizzare l’occhio alle curve dell’edificio di Frank Lloyd Wright. Il museo è attualmente chiuso, nell’ambito dei provvedimenti legati alla pandemia di COVID-19, ma i contenuti relativi alla mostra Countryside, The Future sono disponibili su Guggenheim.org/countryside.

In ogni caso, la mostra che il Guggenheim Museum ha allestito in collaborazione con l’architetto Rem Koolhaas e il suo studio di ricerca e design, AMO, è assolutamente singolare. Questo è evidente fin da subito, a partire dal colossale oggetto che accoglie i visitatori all’ingresso di uno dei musei simbolo di New York: un trattore supertecnologico DEUTZ-FAHR da oltre 15 tonnellate, collocato accanto a un modulo dove, sotto la luce ottimizzata di LED apparentemente rosa, vengono coltivati circa 45 kg di pomodori alla settimana nel corso della mostra. Queste due installazioni – impressionanti e in qualche modo intimidatorie – diventano ambasciatori ufficiali della campagna. Di fronte, Central Park, pettinato con cura e terraformato per somigliare in tutto e per tutto ad un paesaggio naturale.

Se la presenza di un trattore sulla Fifth Avenue appare assurda e fuori luogo, questo è proprio l’effetto atteso. Rem Koolhaas desidera infatti che gli abitanti delle città smettano di trascurare l’altro 98% della superficie terrestre non urbana. Ed è per questo che i visitatori ricevono i primi assaggi della mostra dall’enorme trattore DEUTZ-FAHR parcheggiato all’esterno. Siamo stati felici, ha affermato Koolhaas, di annunciare la mostra con la brutale e rara presenza a New York di un enorme trattore.

Rem Koolhaas – architetto, scrittore, visionario, agent provocateur – è un bastian contrario per definizione. Dopo oltre quattro decenni dedicati all’esplorazione dei contesti urbani, oggi, quando tutti gli altri pensano al futuro della città, ecco che lui ci catapulta in campagna. Questa, suggerisce, è ora il vero fulcro del cambiamento radicale.

Un progetto immersivo, certamente destinato ad essere oggetto di dibattito e polemiche (esattamente come nelle intenzioni dei curatori), nato da un rapporto molto stretto con le università (Harvard, Pechino, Wageningen, Nairobi). Un progetto che ha come protagonista un enorme trattore DEUTZ-FAHR “WARRIOR”, portato nell’Upper East Side di Manhattan all’ingresso del Guggenheim Museum – sfondo molto popolare e amato per foto e selfie.

Grande agricoltura, grandi macchine, grande energia e grandi numeri: la nuova mostra dell’architetto e teorico olandese dipinge un mondo agricolo oltre il suo mito, che guarda al futuro senza nostalgia per il passato.

Da molti anni, DEUTZ-FAHR, con la sua tecnologia, ha aperto la strada a questo tipo di futuro e accompagna giorno dopo giorno l’agricoltura nel suo percorso evolutivo, assecondandone sviluppi ed esigenze.