DL Sostegni bis, escluso il credito d’imposta 4.0

Di   26 Maggio 2021

Nonostante il ministro Patuanelli si fosse speso in prima persona e con lui altri membri importanti del Governo, la Ragioneria dello Stato ha detto no. Non è stata una scelta politica ad aver stoppato l’inclusione della cessione alle banche del credito d’imposta 4.0 nel DL Sostegni bis, ma la sostenibilità dei conti economici

Messa a punto la procedura, il sistema bancario non avrebbe avuto problemi ad anticipare i soldi del credito di imposta, mentre le aziende avrebbero potuto, in modo più snello e veloce, monetizzare i propri crediti.
Purtroppo non è bastato che vi fossero imprese disposte a investire  nell’innovazione nell’ambito del piano Transizione 4.0 e nella ripresa economica. Probabilmente la Ragioneria di Stato ha ritenuto che la cessione del credito di imposta alle banche avrebbe diminuito il gettito fiscale, creando un ammanco alle casse del Tesoro.

Per le imprese agricole e agromeccaniche si tratta, sa va sas dire, di un’esclusione grave che condizionerà gli investimenti delle imprese nella fase di ripartenza post Covid.

Sono state invece accolte:

  • misure di sostegno alla zootecnia con l’aumento delle compensazioni Iva zootecnica (per le cessioni di bovini e suini), innalzata al 9,5%;
  • l’esonero contributivo per i comparti più colpiti dalla pandemia, come il vitivinicolo e l’agriturismo;
  • l’istituzione di un Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero;
  • il rafforzamento dello strumento delle garanzie Ismea a favore degli imprenditori agricoli e della pesca;
  • l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale (il “102 in deroga”), portato a 105 milioni, per far fronte almeno in parte ai danni provocati dalle gelate di aprile, soprattutto per le imprese agricole dei comparti viticolo, frutticolo e apistico che non beneficiavano di assicurazione rischio gelo e brina.
  • il riconoscimento degli addetti allo svolgimento dell’attività agrituristica (imprenditore agricolo e familiari) come lavoratori agricoli anche ai fini della valutazione del rapporto di connessione tra attività agricola e agrituristica e la semplificazione sul tempo di lavoro, necessario all’esercizio, tra i requisiti di connessione tra agriturismo e attività agricola.

Si tratta, ha detto il ministro Patuanelli di “circa 2 miliardi di euro destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e l’occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa”.

LE CIFRE DEL MIPAAF

  • 448 milioni di euro per l’indennità una tantum da 800 euro agli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro nel 2020 e che siano in possesso di determinati requisiti;
  • 105 milioni di euro per l’incremento del fondo di solidarietà nazionale previsto dal d. lgs. 102 del 2004 per ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell’aprile 2021;
  • 80 milioni di euro per Ismea al fine di rafforzare lo strumento delle garanzie a favore degli imprenditori agricoli e della pesca;
  • 72, 5 milioni di euro per l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra;
  • 25 milioni di euro per l’istituzione di un “fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero” mediante un contributo commisurato alle superfici coltivate a barbabietola da zucchero;
  • 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l’incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione iva applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi;
  • 4 milioni di euro circa per l’indennità una tantum di 950 euro a favore dei pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative.

Inoltre sono estese alle donne, indipendentemente dall’età, le misure agevolative già previste per l’avviamento di nuove imprese agricole per i giovani under 40.

Sono poi semplificate le norme per accedere al fondo per la qualità e la competitività del settore agrumicolo, viene ampliato l’accesso al credito per investimenti immobiliari in favore delle imprese agricole, della pesca e silvicoltura mediante la cumulabilità della garanzia del fondo centrale di garanzia (fcg) con altre garanzie; altre semplificazioni in materia di accesso all’anticipazione Pac fino al 70% e compensazione dei relatvi interessi con una sovvenzione diretta concessa ai sensi del “temporary framework”