Dubbi su Pac e Farm2Fork

Di   8 Giugno 2021

In un documento USA si sostiene che Pac e strategia Farm2Fork generebbero un effetto domino apocalittico. Il Mondo cambierà e perderà sicurezza alimentare e benessere. Ue piu povera ma prezzi aumenteranno. L’inchiesta sull’agenzia si stampa Agricolae.eu

Acqua foto creata da tawatchai07 – it.freepik.com

Nel novembre 2020 il ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti h analizzato l’impatto della strategia europea Farm to Fork sull’Europa e a cascata sul mondo intero. E dallo studio di Jason Beckam, Maros Ivanic, Jeremy L.Jelliffe, Felix G. Baquedano e Sara G. Scott, emerge una visione futura apocalittica in cui, nel nome della sostenibilità, l’Europa si porta nel baratro tutto il mondo. Verso l’insostenibilità sociale ed economica. Il che si traduce in possibili tensioni sociali.

La produzione agricola e alimentare cala, l’export cala, il commercio cala. L’Unione europea perde Pil e a cascata si riversa su tutta la popolazione mondiale. Aumenta l’insicurezza alimentare globale (a cascata come un domino), aumentano i prezzi, i consumatori diventano più poveri e il benessere diminuisce.

In pratica si torna indietro di 80 anni.

Come è noto, la strategie Farm to Fork e Biodiversità impone restrizioni all’agricoltura dell’Unione europea attraverso riduzioni mirate nell’uso di terra (-10%), fertilizzanti (-20%), antimicrobici per il bestiame (-50%) e pesticidi (-50%). Poiché l’UE è uno dei principali produttori agricoli e partecipa al commercio agricolo internazionale, è probabile che questo cambiamento politico influenzi i mercati internazionali dei prodotti agricoli di base e, di conseguenza, il più ampio sistema alimentare e agricolo.

Sono tre i possibili scenari di adozione della strategia:

  • solo UE
  • intermedio (adozione da parte di alcuni paesi e incluse esplicite restrizioni commerciali dell’UE contro i non adottanti)
  • globale

Il declino della produzione agricola nell’UE, come mostrato nella tabella riassuntiva, varierebbe dal 7% (adozione globale) al 12% (solo UE). Gli impatti sulla produzione sarebbero minori in tutto il mondo, tranne nel caso dell’adozione globale, quando la produzione diminuirebbe dell’11 per cento.

Il declino della produzione agricola restringerebbe l’offerta alimentare dell’UE, con conseguente aumento dei prezzi che hanno un impatto sui bilanci dei consumatori. I prezzi e i costi alimentari pro capite aumenterebbero maggiormente per l’UE, in ognuno dei tre scenari. Tuttavia, gli aumenti dei prezzi e dei costi alimentari sarebbero significativi per la maggior parte delle regioni se le strategie sono adottate a livello globale. Per gli Stati Uniti, i prezzi e i costi costi alimentari rimarrebbero relativamente invariati, tranne nel caso di un’adozione globale.

I cali di produzione nell’UE e altrove porterebbero a una riduzione del commercio. Gli impatti negativi di ciò si sentorebbero soprattutto nelle regioni con le popolazioni più insicure dal punto di vista alimentare. Entro il 2030, il numero di persone con insicurezza alimentare nel caso di adozione della sola UE, aumenterebbe di altri 22 milioni rispetto a quanto previsto senza le strategie proposte dalla Commissione Europea. Il numero salirebbe a 103 milioni nello scenario intermedio e a 185 milioni con adozione globale.

Il declino della produzione e del commercio, insieme ai previsti aumenti dei prezzi delle materie prime alimentari, ridurrebbe significativamente il prodotto interno lordo (PIL) dell’UE.

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I COMMENTI

Filippo Gallinella, presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati: ” Documento Usa inutile catastrofismo. Cambiamento va accompagnato senza averne paura”

Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione agricoltura del Senato: “Ci tolgono la terra da sotto i piedi. Da scelte Ue dipende benessere mondiale e sicurezza “