Elezioni europee e agricoltura

Di   15 Maggio 2019

Prendiamo spunto da Agrapress e il suo “Speciale elezioni europee” per fornire a tutti un quadro riassuntivo delle posizioni dei diversi schieramenti in tema di agricoltura. La fonte sono i siti dei dversi partiti. Come si evince, c’e’ sproporzione nello spazio dedicato a tali temi da alcuni rispetto ad altri. Da sottolineare il fatto che non è stato possibile, per ora, reperire il programma della Lega 

M5S 

Marco ZULLO candidato 5 stelle nella circoscrizione nord orientale

Il programma del movimento cinque stelle è suddiviso in sei aree tematiche, ciascuna delle quali raggruppa alcune priorità che sono state messe ai voti sulla piattaforma Rousseau. In particolare, per l’area tematica “tutela delle persone”, la priorità più votata è stata “sicurezza alimentare: divieto di ogm e di pesticidi nocivi per salute e ambiente”; per l’area tematica “made in Italy”, la priorità più votata è stata “tutela delle nostre eccellenze agroalimentari: stop arance sudafricane, olio tunisino e riso asiatico”. Di seguito i punti salienti:
 
“Tutela delle Persone”:
è arrivato il momento di cambiare le regole e di aumentare i controlli sugli alimenti. sicurezza alimentare significa vietare ogm e pesticidi che sono ritenuti dannosi per la salute dei cittadini e per l’ambiente. sicurezza alimentare significa favorire il consumo delle produzioni tipiche. Diciamo no agli ogm anche perché il sistema di autorizzazione non è trasparente e non è rispettato il diritto all’accesso alle informazioni e ai documenti, compresi gli studi scientifici alla base delle valutazioni dell’agenzia per la sicurezza alimentare (efsa).
Noi chiediamo che il principio di precauzione venga applicato senza se e senza ma e che tutte le informazioni importanti per l’ambiente e la salute dei cittadini diventino pubbliche. La nostra posizione è zero pesticidi. Il movimento 5 stelle sostiene la linea della transizione verso un’agricoltura 100% biologica. Per arrivare a questo obiettivo a lungo termine le nostre proposte prevedono di:
 

  • bandire le sostanze già riconosciute come tossiche (come per esempio il glifosato e i neonicotinoidi)
  • fermare i rinnovi alle autorizzazioni di sostanze tossiche.
  • utilizzare in modo trasparente e rigoroso il sistema delle deroghe concesso agli stati membri
  • sviluppare metodi alternativi non chimici di protezione delle colture
  • dare il giusto rilievo all’approccio basato sul pericolo (principio di precauzione).
  • assicurarsi che non vi siano sperimentazioni inutili sugli animali durante le valutazioni.
  • applicare il principio della trasparenza nelle decisioni dei comitati di stati membri
  • considerare l´intero ciclo di “vita” di un pesticida, dall’immissione sul mercato al suo uso.
  • effettuare maggiori controlli sui prodotti importati e sui residui di pesticidi

 Il movimento 5 stelle sostiene l’iniziativa dei cittadini europei “end the cage age” che chiede un modello di produzione e consumo rispettoso degli animali, dell’ambiente e delle persone.
 
“Made in Italy”:
UE-USA: vigileremo sull’andamento dei negoziati sull’accordo commerciale europa-stati uniti. noi sosteniamo il dialogo e la cooperazione, ma non permetteremo nessun cedimento sui capitoli agricoltura e pesca perché in europa vige il principio di precauzione;
 
UE-MERCOSUR: il movimento 5 stelle lotterà per avere una seria protezione delle indicazioni geografiche, oggi difese in maniera diversa nei diversi paesi mercosur, e difenderà i produttori di carne europei da un aumento smisurato di importazioni da grandi paesi produttori come argentina e brasile. inoltre, sosterremo il comparto agricolo evitando che mangimi derivanti da soia ogm entrino nei nostri allevamenti e sulle nostre tavole;
 
UE-SADC: noi vogliamo difendere le 80.000 aziende italiane del settore dall’invasione di arance sudafricane. al parlamento europeo lotteremo per rivedere l’intero sistema di accordi di partenariato con i paesi africani difendendo la nostra agricoltura e favorendo investimenti in settori chiave per lo sviluppo africano, come infrastrutture e servizi. l’agricoltura non può diventare una merce di scambio;
 
UE-TUNISIA: noi proporremo misure correttive per i nostri agricoltori e ristabilire così la normalità del mercato manipolato dalle concessioni fatte dall’ue all’import di olio tunisino. così facendo l’unione europea non aiuta veramente il popolo tunisino, non sostiene la democrazia di quel paese, ma alcuni grandi marchi che, senza pagare tasse, miscelano legalmente l’olio tunisino con quello siciliano o italiano vendendolo nei supermercati a prezzi low cost. il nostro olio non può competere e viene svenduto o non viene acquistato. dobbiamo difendere il made in italy.
 
Più in generale, vogliamo assicurare reciprocità e stesse condizioni di accesso per i nostri investitori sui mercati esteri.
Dobbiamo insistere per avere un sistema di controllo permanente e regolare su diversi prodotti sensibili europei come il riso, il latte, le arance, l’olio o la carne in modo tale da evitare, in futuro, di perdere quote di mercato e produzione, prima di riuscire ad attivare misure efficaci di salvaguardia. oltre ad un osservatorio permanente si dovrebbe insistere nel richiedere misure compensatorie, da parte europea, per i produttori che hanno risentito di tale pregiudizio, che hanno perso la loro quota di mercato oltre a richiedere un migliore coordinamento a livello doganale per i controlli sull’entrata di prodotti agricoli da paesi extra-ue.

LEGA

Il programma della Lega per le elezioni europee non è ancora stato pubblicato. Il sito del partito rimanda al programma politico del movimento per un’Europa delle nazioni e della libertà, nel quale agricoltura e pesca non sono citate.

Mara BIZZOTTO candidata delle Lega nella circoscrizione nord orientale

PD

Paolo DE CASTRO candidato del PD nella circoscrizione nord orientale

Il Partito democratico individua dieci “idee per una nuova europa”, una delle quali è dedicata a “un’agricoltura sostenibile e di qualità per valorizzare e tutelare produttori e consumatori”; il programma la descrive nel dettaglio:
 
il settore agroalimentare, oltre alla sempre più precaria sostenibilità economica, si trova di fronte a sfide decisive anche in termini di sostenibilità sociale e ambientale. Per questo, la prossima politica agricola comune dovrà essere adeguatamente finanziata con un bilancio almeno pari ai livelli attuali, per essere in grado di continuare a sostenere il nostro modello agricolo familiare, incoraggiando, allo stesso tempo, i nostri agricoltori alla transizione verso modelli produttivi sempre più sostenibili. Vogliamo stimolare un modello produttivo basato sulla qualità e sulla valorizzazione della biodiversità, promuovendo una intensificazione sostenibile, il miglioramento varietale non ogm e la diversificazione produttiva.

FORZA ITALIA

Barbara MATERA eurodeputata uscente e candidata di Forza Italia nella circoscrizione meridionale

Il programma di Forza Italia si compone di dodici punti, dei quali due riguardano la tutela del made in Italy e la semplificazione per accedere a fondi Ue.
 
Tutela del Made in Italy
 
Nel mondo, l’italia è sinonimo di qualità. L’europa deve tutelare le nostre produzioni dalla concorrenza sleale di alcuni “nuovi” paesi comunitari e delle produzioni asiatiche e cinesi, valorizzando i marchi di qualità e varando un sistema di dazi e sanzioni. La difesa dei marchi e una corretta etichettatura sono essenziali. Vogliamo inoltre un’agricoltura moderna, sostenibile e di qualità. Per questo ci opponiamo ai tagli indiscriminati alla politica agricola comunitaria e chiediamo che i nostri agricoltori siano adeguatamente remunerati e messi nelle condizioni di competere, con le loro eccellenze, sul mercato globale. Lo stesso dicasi anche per il nostro settore della pesca.
 
Semplificazione procedure per accedere a fondi Ue
 
La gestione dei fondi europei deve essere semplificata. Troppo spesso regioni, imprese o amministrazioni locali non riescono ad accedere ai finanziamenti ue per eccessi di burocrazia e formalismi. I cittadini e le imprese chiedono trasparenza, modalità snelle e veloci. Chiediamo regole semplici e una nuova capacità amministrativa dei fondi Ue. Serve una maggiore informazione sui fondi disponibili, sulle procedure per attivarli e sulla loro rendicontazione.

+ EUROPA

Emma BONINO Candidata di +Europa nella circoscrizione centro

La sezione “Europa +vicina” e “un nuovo mercato unico globale europeo” del programma di +Europa contengono vari riferimenti all’agricoltura ed alla pesca:
 
Un patto con la terra: produrre di più consumando di meno
 
L’agricoltura del futuro deve cogliere e vincere la sfida dello sviluppo sostenibile (…) è indispensabile promuovere un modello di sviluppo agricolo che garantisca una produzione adeguata di risorse alimentari a un costo accessibile, e un buon livello di redditività per le aziende agricole. Per questo sosteniamo la necessità di una politica agricola comune che promuova la produttività delle imprese e al tempo stesso l’uso sostenibile delle risorse, a cominciare dalla terra coltivabile. Per questo è necessario promuovere l’innovazione in ogni fase dei processi produttivi, la rimozione degli ostacoli alla commercializzazione e alla coltivazione di varietà che consentono maggiori rese diminuendo gli input produttivi, e riducendo così l’impatto ambientale dell’agricoltura, e modelli di gestione aziendale ispirati a criteri di sostenibilità ambientale.
 
Un patto con il mare: la tutela del Mediterraneo
 
Il deterioramento del Mediterraneo sta danneggiando, oltre all’ecosistema, molte attività economiche. Ci impegniamo a tutelare il mare, rimettendo a gara la gestione delle spiagge con criteri ambientali all’altezza dei tempi, investendo nella depurazione dei fiumi e delle acque reflue, regolamentando lo sfruttamento degli stock ittici e varando una pianificazione dello spazio marittimo, promuovendo investimenti in settori all’avanguardia come l’eolico offshore e lo sfruttamento dell’energia delle maree
 
Una politica agricola a misura di impresa
 
La centralità degli aiuti della politica agricola comune nelle scelte imprenditoriali delle aziende agricole ha spesso effetti distorsivi che devono essere progressivamente ridotti. La politica deve limitarsi a offrire un quadro di regole certo all’interno delle quali le imprese possano operare scelte improntate essenzialmente alla razionalità economica. Serve un massiccio processo di sburocratizzazione e semplificazione di tutti i meccanismi di erogazione e controllo. Vanno favoriti inoltre l’aggregazione dell’offerta e l’accorpamento fondiario, per superare l’eccessivo nanismo delle imprese agricole e consentire economie di scala più vantaggiose. Va perseguita con decisione la strada dei trattati commerciali come il Ceta, che favoriscono la diffusione e la tutela del made in Italy agroalimentare nel mondo e che hanno il merito di porre condizioni e regole chiare per la protezione dei consumatori e dell’ambiente.

FRATELLI D’ITALIA

Elisabetta GARDINI candidata di Fratelli d’Italia nella circoscrizione nord orientale

Il programma di Fratelli d’Italia è articolato in quindici punti, due dei quali riguardano tutela del made in Italy e ambiente:
 
il “made in Italy” è il terzo brand più riconosciuto al mondo, primo tra quelli nazionali, difenderlo è una priorità nazionale. Il mercato del “falso italiano” vale più di 60 miliardi l’anno, una cifra che da sola cambierebbe l’andamento della nostra economia. Vogliamo modificare le attuali regole europee che tendono in ogni modo a rendere poco tracciabile la filiera del prodotto: per noi il prodotto con marchio italiano deve essere solo quello 100% italiano, dalla prima all’ultima fase della produzione, senza sotterfugi. No agli accordi commerciali che non tutelano pienamente il prodotto italiano. Lotta alla concorrenza sleale: chiediamo l’introduzione dei “dazi di civiltà” nei confronti dei prodotti di stati terzi che non rispettano i nostri standard salariali, di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale, per evitare un pericoloso dumping sociale in Europa. Strumento necessario anche per tutelare la nostra agricoltura dai prodotti importati dal nord Africa. 
 
Vogliamo che l’Europa sia all’avanguardia nella tutela del territorio, del paesaggio e della natura: formazione alla tutela dell’ambiente fin dagli anni della scuola; messa al bando di tutti i prodotti non biodegradabili; contrasto ad ogni forma di inquinamento; sostegno alla riconversione delle aziende a elevato impatto ambientale o che producono materiali plastici; sostegno alle energie pulite e rinnovabili; tutela dei nostri mari e restauro delle nostre coste; salvaguardia della cultura rurale e delle attività che ne sono portatrici; contrasto agli allevamenti intensivi che arrecano sofferenza agli animali e danni alla salute umana. Dazi nei confronti degli stati che non rispettano l’ambiente.

SINISTRA EUROPEA

Corradino MINEO capolista de La Sinistra nella circoscrizione Isole

Il programma di sinistra europea si compone di undici punti, nei quali l’agricoltura e la pesca vengono citate in quelli dedicati a “un green new deal per la natura, il clima, la transizione ecologica dell’economia” ed “un nuovo modello per il sud”:
 
Un nuovo sviluppo e valorizzazione dell’agricoltura vanno perseguiti attraverso una difesa delle biodiversità, quindi opponendosi agli ogm, difendendo le aree agricole dalla cementificazione, ripopolando le zone rurali interne, valorizzando le produzioni mediterranee. Contemporaneamente vanno difese le risorse del mare, combattendo l’inquinamento e la pesca eccessiva e incontrollata.
 
Dobbiamo impedire che passi il disegno di un’Europa a due velocità, sia di fatto che, peggio ancora, istituzionalizzato. Come si vorrebbe fare in Italia con la “secessione dei ricchi” contenuta nel progetto di autonomia regionale differenziata. Il riequilibrio nord-sud è uno degli aspetti centrali di un nuovo modello di sviluppo.
Questo significa, tra l’altro, opporsi ai tagli di bilancio per le politiche agricole comunitarie e sui fondi di coesione, inserendo il livello di disoccupazione in particolare giovanile quale indicatore principale per assegnare i fondi europei.

EUROPA VERDE

Europa verde individua dodici priorità, una delle quali riguarda l’alimentazione, descritte in dettaglio nel programma; nel “manifesto europeo” pubblicato dal partito un passaggio è dedicato alla pesca.

Tutela dell’aria e dell’acqua, lotta alla produzione di rifiuti di plastica e al consumo di suolo

L’Unione europea deve dotarsi di un nuovo programma d’azione ambientale e non sostenere finanziariamente opere che danneggiano l’ambiente.

Necessario fissare limiti più stretti all’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua; rendere più stringenti i divieti alle sostanze chimiche pericolose e i pesticidi;

Eliana BALDO capolista per Europa verde nella circoscrizione Italia Meridionale

E ancora: espandere in modo significativo le aree naturali protette; aumentare il sostegno alla protezione delle coste e delle zone montane; frenare lo sviluppo di infrastrutture a forte impatto e il disboscamento insostenibile e illegale; fissare limiti più stringenti per proteggere la qualità e la gestione sostenibile dell’acqua, riaprire la discussione su una direttiva europea sul consumo di suolo, proteggendolo dal degrado e finalizzare un pacchetto legislativo stringente, compresa una tassa europea, che punti sulla drastica riduzione dell’uso e della dispersione della plastica; estendere al 20% dei nostri mari le aree protette; sostenere  in sede europea e nell’ambito dell’imo l’adozione di aree di controllo delle emissioni (emissioni di zolfo, di ossidi di azoto e di particolato derivanti dalle navi….) nei mari per la riduzione delle emissioni derivanti dalle navi e il bando dal mediterraneo dell’uso degli “scrubber”. 
 
Promuovere l’agricoltura biologica per un’alimentazione sana e di qualità
 
Siamo quello che mangiamo: per questo europa verde privilegia l’agricoltura che esclude l’impiego di ogm e pesticidi e incoraggia stili di alimentazione più sani e rispettosi dell’ambiente.
 
Rispetto alla produzione di carne destinata al consumo umano, oltre a misure che incoraggino a diminuirlo progressivamente per motivi ambientali ed etici, occorre garantire il pieno rispetto del benessere animale, sistematicamente violato negli allevamenti intensivi che sono anche causa di rilevanti emissioni di gas serra. Europa verde sostiene l’iniziativa europea contro l’utilizzo delle gabbie negli allevamenti, ci battiamo contro l’utilizzo degli animali nei circhi e per il superamento della caccia.
 
La politica agricola comune (pac), tradizionalmente dotata di ingenti risorse finanziarie nel bilancio Ue, deve essere orientata a sostenere le produzioni biologiche e biodinamiche che riducono le emissioni di gas serra e offrono cibi più sani, e a promuovere la sostenibilità e la tutela ambientale, il ripopolamento delle zone montane, la difesa dei prodotti tipici locali e la biodiversità delle coltivazioni.
 
Agli agricoltori che decidono di abbandonare l’uso di fertilizzanti chimici e fitofarmaci, la politica agricola comune 2021-2027 deve destinare maggiori incentivi, riconoscendone la funzioni sociale e quella ambientale (non inquinare le acque di falda con i residui chimici).
 
L’Unione europea deve stabilire gli obiettivi per i paesi membri nella riduzione del consumo di suolo fertile e di prevenzione dal rischio idrogeologico, mettendo a disposizione per il raggiungimento di questi una parte del fondo per la transizione.
 
La pesca in Europa deve avvenire entro limiti sostenibili. La chiusura stagionale della pesca che consente il ripristino degli stock ittici dovrebbe essere rispettata da tutti gli stati membri. La pesca illegale va fermata e il pesce importato deve soddisfare gli standard di conservazione europei.  Vogliamo porre fine alla pesca a strascico di fondo e ad altre forme particolarmente distruttive di pesca industriale e limitare l’impatto della pesca a contatto di fondo sugli ecosistemi.