Farming for future

Di   4 Novembre 2020

Il CIB – Consorzio Italiano Biogas ha presentato le dieci azioni per la transizione agroecologica

Si chiama “Farming for future. 10 azioni per coltivare il futuro“, il progetto del Cib (Consorzio Italiano Biogas) per la riconversione agroecologica dell’agricoltura italiana che è stato presentato ai principali rappresentanti del mondo associativo e istituzionale del settore agricolo e ambientale. Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, Paolo De Castro (Comagri parlamento UE), Giuseppe L’Abbate (sottosegretario Mipaaf), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Ettore Prandini (Coldiretti), Dino Scanavino (Cia).

I NUMERI DEL PIANO

Seguendo le iniziative nel piano e grazie a un potenziale produttivo di 6,5 miliardi di metri cubi di biometano agricolo, entro il 2030 il settore potrà ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di 12.400 kt, che si aggiungono alle 19.000 kt di CO2eq evitate grazie al mancato utilizzo di fonti energetiche fossili. L’insieme, 31.400 kt di CO2eq, è pari alle emissioni annue di oltre 18,5 milioni di automobili, circa il 50% del parco auto circolante in Italia.

Le dieci azioni di Farming for Future

  1. ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA
  2. AZIENDA AGRICOLA 4.0
  3. GESTIONE DEI LIQUAMI DA ALLEVAMENTO
  4. FERTILIZZAZIONE ORGANICA
  5. LAVORAZIONI AGRICOLE INNOVATIVE
  6. QUALITÀ E BENESSERE ANIMALE
  7. INCREMENTO FERTILITÀ DEI SUOLI
  8. AGROFORESTAZIONE
  9. PRODUZIONE E USO DI BIOMATERIALI
  10. BIOGAS E ALTRI GAS RINNOVABILI

Con questo progetto Cib propone una roadmap utile per dare risposte alle esigenze di produzione e di sostenibilità ambientale, in linea con la strategia europea ‘farm to fork’, preservando il patrimonio agricolo e zootecnico italiano e tutelando la fertilità del suolo.

“Uno dei nostri obiettivi è dimostrare che è possibile abbattere le emissioni senza rinunciare alle produzioni alimentari di qualità che caratterizzano l’eccellenza del made in Italy”, ha detto Piero Gattoni, presidente del Cib.

Attraverso le buone pratiche del Biogasfattobene®, Il modello agro-economico sviluppato dal CIB, sarà possibile, ad esempio, avviare a digestione anaerobica sino al 65% dei reflui zootecnici entro il 2030.

Il progetto è stato ideato dal CIB e realizzato insieme ad un gruppo di imprenditori agricoli, di tecnici e ricercatori, che contribuiscono all’attività del Consorzio per raccontare come l’integrazione della digestione anaerobica nell’attività agricola sia lo strumento per ottenere una molteplicità di effetti positivi sull’ambiente e sulla competitività delle aziende agricole. Tutto questo troverà spazio sul sito farmingforfuture.it una piattaforma che verrà continuamente alimentata per approfondire e diffondere le buone pratiche del progetto.

Le emissioni

Con l’adozione delle soluzioni proposte e con lo sviluppo del biometano, fino a una produzione 6,5 miliardi di mc al 2030, seguendo i princìpi del Biogasfattobene® l’agricoltura italiana potrà passare da una emissione complessiva di circa 38.400 kt di CO2eq a 26.000 al 2030, riducendo pertanto il proprio impatto complessivamente di 12.400 kt di CO2eq, ovvero del 32%, oltre a contribuire alla riduzione delle emissioni nazionali di circa 19.000 kt di CO2eq grazie al mancato utilizzo di fonti energetiche fossili.
Secondo le analisi effettuate, si possono ridurre le emissioni di un quantitativo pari a quello generato da circa la metà del parco auto circolante oggi in Italia, circa 18,5 milioni di automobili.