Fase 2: promuovere opere del verde

Di   29 Aprile 2020

Migliorare la qualità della vita ampliando le attività conto terzi nelle città

Tra le iniziative del governo e del parlamento per far ripartire la crescita del paese vorremmo vedere delle aziono concrete per promuovere la realizzazione di opere a verde pubblico e privato.
Riqualificazioni urbane, edilizia pubblica e privata, strade e autostrade devono essere completate da aree verdi, giardini e ogni altra adeguata realizzazione. E’ aupicabile che nella fase 2 dell’emergenza coronavirus, la ripresa anticipata delle attività dell’edilizia sia accompagnata dalla ripartenza delle imprese che progettano e realizzano opere a verde.

Per questo motivo Confagricoltura, insieme ad Assoverde e all’Associazione italiana giardinieri professionisti, ha chiesto al governo di riattivare quanto prima tale attività, che dal 10 aprile era stata consentita ma soltanto per i lavori di cura e manutenzione.

“Far ripartire completamente la filiera della realizzazione delle aree a verde, oltre che un concreto incentivo al comparto, sarebbe soprattutto un efficace provvedimento utile a mitigare gli inquinanti e migliorare la qualità dell’aria, e di conseguenza degli standard di vita”, ha detto il presidente della federazione florovivaismo di confagricoltura Francesco Mati. “Rinnovare alberature urbane esaurite, recuperare il verde pubblico di pertinenza di scuole, ospedali, aree industriali e periferie sono alcuni esempi di opere che vanno promosse rimodulando anche gli incentivi già esistenti, come il bonus verde”.

Infatti, rendere le città “verdi e in salute” va ben oltre la semplice riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti attraverso misure di efficientamento e risparmio energetico o attraverso il trasporto urbano sostenibile.Tali interventi devono essere accompagnati da un aumento della copertura arborea delle nostre città.

Una nuova città verde

Insieme dobbiamo fare in modo che il verde non sia più al servizio della città, ma che la “nuova” città sia pensata al servizio del verde. Ciò implica che, invece di considerare le piante e gli spazi verdi come un costo, questi dovrebbero essere trattati come beni comuni (e quindi investimenti) che danno valore dal punto di vista sociale, economico e ambientale e forniscono una moltitudine di benefici per le popolazioni urbane e non solo. Le aree verdi urbane possono contribuire a ricollegare la società alla natura e offrire uno spazio pubblico per la sensibilizzazione ambientale. La sfida è espandere le foreste urbane e fornire alle nostre comunità un ambiente più vivibile, più sano e più equo.