Fieragricola celebra i 60 anni della Pac e pensa all’agricoltura del futuro

Di   28 Febbraio 2022

Summit internazionale alla vigilia della 115ª rassegna agricola di Verona. Appuntamento al Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra il 1° marzo

 Un Summit internazionale il 1° marzo alla Gran Guardia di Verona per celebrare i primi 60 anni della Politica agricola comune (Pac) e guardare all’agricoltura del futuro, con una vision al 2050.
Fieragricola – rassegna internazionale dedicata all’agricoltura con oltre 520 espositori da 11 Paesi e buyer da 29 Paesi – ha scelto un orizzonte ampio per aprire la 115ª edizione, in programma dal 2 al 5 marzo prossimi e che sarà inaugurata proprio con il vertice «Sessant’anni di Politica agricola comune: quali sfide per la Pac? La vision al 2050» (main sponsor Banco BPM, platinum sponsor Cattolica Assicurazioni).

Intervengono, fra gli altri, il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il ministro francese Julien Denormandie, presidente di turno del Consiglio Agricoltura dell’Ue, il capo di gabinetto della Commissione Ue Agricoltura e Sviluppo rurale Maciej Golubiewski, gli europarlamentari Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, il segretario generale del Copa-Cogeca Pekka Pesonen, la presidente del Ceja, Diana Lenzi.

Una giornata di riflessione dedicata alla prima politica di aggregazione dell’Europa unita, applicata dal 1962 e prevista già nel Trattato di Roma del 1957 che, nell’istituire la Comunità Economica Europea (Cee) fra Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo dedicò particolare attenzione al tema agricolo, per assicurare l’accesso al cibo a una popolazione reduce dal secondo conflitto mondiale e che oggi, in vista della riforma che entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio, ha ampliato i propri target: garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare; agire per contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l’ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute.

«Dal 1898 Fieragricola sostiene innovazione, ricerca e sviluppo per garantire, attraverso la crescita delle produzioni agricole, una prosperità più diffusa – dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. Al Summit del 1° marzo, che rappresenta di fatto l’inaugurazione di Fieragricola, desideriamo promuovere insieme alle istituzioni e al mondo agricolo una vision al 2050». Tre momenti di approfondimento. Nella sessione del mattino (dalle ore 10), moderata dal direttore del TG2, Gennaro Sangiuliano, Fieragricola si soffermerà sulla policy della Pac e sul futuro dell’agricoltura, con un confronto fra istituzioni e big player della meccanica, della zootecnia, delle agro-energie e della chimica.

Nella prima sessione pomeridiana (dalle ore 14:30), moderata dal direttore generale del Crea, Stefano Vaccari, focus sull’innovazione con imprese dei settori del digital farm, irrigazione di precisione, agrovoltaico, agricoltura verticale, il Centro di ricerca Genomics and Bioinformatics del Crea e le conclusioni di Diana Lenzi, presidente del Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori).

Spazio alla riforma della Pac 2021-2027 (che entrerà in vigore il prossimo gennaio) e alla grande sfida ambientale del New Green Deal nella tavola rotonda delle ore 16 moderata da Roberto Iotti, caporedattore del Sole 24 Ore, con la partecipazione del capo di gabinetto della Commissione Ue Agricoltura, Maciej Golubiewski, e i rappresentanti del mondo agricolo italiano.