Giansanti nuovo presidente di Agrinsieme

Di   31 Marzo 2021

Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura, è il nuovo coordinatore di Agrinsieme, l’organismo di Confagricoltura, Cia, Copagri, e Alleanza delle Cooperative nato nel 2013. Subito siglata un’intesa con Federalimentare

C’è il passaggio di coordinamento di Agrinsieme da Copagri a Confagricoltura. Giansanti raccoglie il testimone da Franco Verrascina, Presidente di Copagri, che ha guidato il coordinamento per quasi tre anni. Il passaggio di consegne è stata l’occasione per illustrare gli obiettivi di Agrinsieme e annunciare un accordo di collaborazione con Federealimentare, la Federazione italiana dell’industria alimentare, per azioni rivolte a rafforzamento del sistema agroalimentare, tra cui una campagna di informazione alimentare nelle scuole.

Con l’accordo, Agrinsieme e Federalimentare si impegnano a coadiuvare le istituzioni e le forze politiche per il superamento della grave crisi economica, sociale e sanitaria, ma anche a promuovere azioni che possano contribuire a migliorare l’attuazione del Recovery Plan attraverso una corretta relazione tra tutti i soggetti del settore. Con l’intesa, inoltre, ogni singolo soggetto si attiverà a mettere in atto iniziative per valorizzare la filiera agroalimentare, dal campo alla tavola, garantendo sicurezza, tracciabilità e qualità degli alimenti. Indispensabili, a riguardo, saranno la tecnologia e la ricerca applicate all’agricoltura e lo sviluppo di best practice di filiera che possano valorizzare il Made in Italy sui mercati.

“Noi vogliamo dire la nostra e vedremo chi lavora per lo sviluppo dell’agricoltura e chi no” ha avvertito Giansanti nel concludere l’incontro cui è intervenuto il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio con una serie di schiette considerazioni sulla realtà dell’agro industria e sui rapporti con l’agricoltura. “Do atto ad Agrinsieme di cercare di unirci e l’industria ha tutto l’interesse a valorizzare la produzione agricola anche se penso che noi siamo il centro della filiera”, ha detto Vacondio, insistendo sul fatto che l’industria alimentare ha bisogno di tutti, di materia prima e di qualità e che la crescita dell’agroalimentare è legata all’export. Il presidnete di Federalimentare ha colto l’occasione per una stoccatina al ministro delle politiche agricole Patuanelli quando ha detto: “Bene le conferenze stampa, bene le dichiarazioni ma bisogna andare a Bruxelles come ha fatto Bellanova e creare alleanze”.

Vacondio ha anche speso molta energia per sottolineare la gravità degli attacchi concentrici al made in italy, su etichettura e altro, esortando a muoversi nei confronti del summit dell’Onu (Food Systems Summit 2021) in occasione del quale – ha esortato – “Dobbiamo difenderci con i denti”.

“Noi rappresentiamo prima ancora delle nostre associazioni l’impresa organizzata e gli agricoltori”, ha sottolineato Giansanti. A suo giudizio “l’agricoltura italiana ha bisogno di unità e il continuare a dividersi non le fa bene”, ragione per cui, ha puntualizzato, la “mia stella polare sarà sempre l’impresa agricola organizzata”. Giansanti ha reso noto che Agrinsieme intende dettare al Governo la linea per il recupero dell’agro-industria nazionale chiedendo all’esecutivo di darsi priorità nella sfida del Recovery Plan. “Ma non presenteremo progetti, che è compito delle imprese”, ha spiegato il coordinatore di Agrinsieme nel precisare che bene ha fatto il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli quando ha sollecitato pochi progetti ben fatti. “Nostro compito, ha proseguito Giansanti, è fare giuste proposte perché l’Italia possa superare l’autosufficienza alimentare” e, dunque, come coordinatore di Agrinsieme, “almeno in questo anno, mi dedicherò al progetto per l’agroindustria italiana“, ha annunciato lsciando intravedere che l’incarico potrebbe durare pi a lungo.

A proposito dei rapporti con Federalimentare Giansanti ha ringraziato il presidente Vacondio e il suo direttore Nicola Calzolaro per la partecipazione all’incontro sottolineando che per gli agricoltori italiani “ci vuole un’industria e una cooperazione all’altezza della sfida del mercato mondiale e proprio per questa ragione esistono obiettivi di lavoro comune tra agricoltura, cooperazione e industria perché, ha puntualizzato, per noi non esistono buoni e cattivi”.

Tra i tanti temi che vedono sulla stessa linea Agrinsieme e Federalimentare il Presidente di Confagricoltura ha citato il nutri score, il cibo sintetico, il Recovery Plan e il lavoro. Giansanti ha anche ribadito che “senza agricoltura non c’è tenuta sociale del Paese soprattutto al sud”.

“Lascio un coordinamento unito e coeso che si è trasferito anche sul territorio e che ci ha consentito di portare le nostre proposte sui tavoli istituzionali”, ha detto, nell’accomiatarsi, quasi tre anni da coordinatore, Verrascina che ha sottolineato che “si poteva fare di più ma talvolta bisogna anche sapersi accontentare.

Il presidente della Cia Dino Scanavino ha ringraziato Verrascina per il lavoro fatto ed auspicato, fra l’altro, che Agrinsieme possa cominciare a parlare di sistema piuttosto che di filiera. Il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Giorgio Mercuri ha messo in evidenza come la cooperazione porti al tavolo di Agrinsieme le aspettative di tutti i suoi soci che sono soci delle differenti associazioni. “Oggi abbiamo i contratti di filiera e non va dimenticato che, da questi, si generano investimenti che hanno un impatto positivo su tutta l’economia”, ha fra l’latro, fatto notare Mercuri.

AGRINSIEME

Il Coordinamento, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole del Paese e il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, con oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate, contribuendo in tal modo al 35% circa del fatturato agroalimentare italiano.