Gli agrotecnici ricorrono contro Agea

Di   14 Gennaio 2021

Impugnata al TAR la Convenzione che esclude dai CAA i liberi professionisti. Attesa per gli analoghi ricorsi degli Agronomi e dei Periti agrari

La vicenda è nota. AGEA-Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, nel mese di gennaio 2020 decise di escludere tutti i liberi professionisti dalla possibilità di operare nei CAA, inserendo nella Convenzione con i centri di assisteza agricoli una clausola che riserva ai soli lavoratori dipendenti la possibilità di accedere al SIAN-Sistema Informativo Agricolo Nazionale e così presentare le domande di aiuto.

Per l’effetto almeno 2.500, forse 3.000 liberi professionisti avrebbero dovuto chiudere i loro studi e cessare l’attività.
Contro la decisione ha per primo reagito il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, a cui poi si sono aggiunti quelli degli Agronomi e Forestali e dei Periti agrari. A maggio del 2020 i tre Albi professionali hanno anche sottoscritto un documento congiunto, inviato ad AGEA ed alle forze politiche le quali, sia quelle di maggioranza che di opposizione, presentavano interrogazioni parlamentari anch’esse contestando la scelta di AGEA.

Ma non c’è stato nulla da fare. Le proteste degli Agrotecnici, degli altri Albi del settore e delle stesse forze politiche riuscivano solo a rallentare l’approvazione della delibera di AGEA la quale, lo scorso novembre approvava definitivamente la decisione di espellere dal settore dei CAA tutti i tecnici liberi professionisti.

Così, al Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati altro non restava che impugnare al TAR gli atti di AGEA, chiedendone l’annullamento, cosa che avveniva il 5 gennaio scorso.

“Siamo in presenza di un attacco senza precedenti al diritto al lavoro dei liberi professionisti, tutelato costituzionalmente – questo il commento di Roberto Orlandi, Presidente Nazionale degli Agrotecnici -, portato avanti dal Direttore di una Agenzia governativa, con la copertura politica evidentissima della Ministra Teresa Bellanova, che su AGEA dovrebbe vigilare e che si è dimostrata totalmente indifferente al destino di disperazione in cui precipita migliaia di liberi professionisti, molti dei quali giovani, che si troveranno così ingiustamente privati della possibilità di svolgere l’attività per la quale hanno studiato e che svolgevano con successo. Contro questo scempio noi ci batteremo con tutte le nostre forze. Il ricorso che abbiamo presentato non è l’unico strumento che porremo in essere per difendere la dignità ed il lavoro dei professionisti, altri stanno per essere attivati, in particolare in relazione a situazioni di conflitto di interesse che risultano in atti e che richiedono l’intervento di ben diverso giudice”.

Gli Agrotecnici hanno anche chiesto al TAR di adottare subito un provvedimento cautelare, che sospenda la decisione di AGEA in attesa della sentenza di merito, ma al momento i giudici amministrativi non hanno ancora fissato la data dell’udienza.