I farmbot e la diffusione dei robot in agricoltura

Di   5 Maggio 2020

Queste macchine avanzate sono utilizzate la preparazione del suolo, la semina, fino alla raccolta, la potatura, il diserbo, l’irrorazione e il monitoraggio della crescita e dello stato di salute delle piante

Uno dei settori tecnologici a più alto impatto sull’agricoltura è la robotica di campo, in particolare da quella autonoma per i lavori specifici sugli impianti, nonché dalle piattaforme di sensori guidati da robot. I robot di fatto sono utilizzati per ridurre la componente di lavoro umano nelle diverse fasi di lavorazione, dalla preparazione del suolo e dalla semina, fino alla raccolta, tramite i trattori senza conducente e per mezzo di spruzzatori automatici. I farmbot possono essere utilizzati anche per altre attività orticole come la potatura, il diserbo, l’irrorazione ed il monitoraggio della crescita e dello stato di salute delle piante. Robot come questi possono portare molti vantaggi per l’industria agricola, tra cui, oltre ai minori costi di produzione, anche una maggiore qualità dei prodotti freschi.

Le capacità dei robot agricoli potrebbero consentire una rivoluzione in termini di tecnologia avanzata nei campi, ma c’è da dire che siamo ancora in una fase del mercato nella quale il costo degli investimenti è troppo elevato per consentire agli agricoltori ed ai proprietari di fattorie e campi coltivati ​​di optare per la robotica agricola, se non possiedono degli appezzamenti di dimensione notevole. Un altro aspetto che però limitata ancora l’adozione di questi macchinari è rappresentato dalla mancanza di una consapevolezza diffusa nel settore.

I primi a lanciarsi per utilizzare queste tecnologie sono quindi i giganti agricoli, in particolare quelli degli Stati Uniti, come testimoniato da un recente articolo del New York Times, che riporta come alcuni esperti stiano mettendo in dubbio se i farmbot potranno mai veramente essere mirati alle piccole aziende agricole, o comunque diventare per queste un’opzione sufficientemente conveniente.

Forse sarà compito dei CONTOTERZISTI portare i farmbot in Italia.

TerraSentia

Tra i più piccoli esempi di veicoli autonomi a ruote, troviamo il TerraSentia, che per la sua dimensione e duttilità si adatta bene tra i filari di varie colture, come quelli del granoturco. Il suo principale compito è la raccolta di dati di campo in tutte le fasi. Utilizzando le avanzate capacità di apprendimento automatico del robot, si può raccogliere e analizzare l’influenza di centinaia o migliaia di fattori sui tratti futuri di una pianta, così come i medici utilizzano i test genetici o le analisi di laboratorio per comprendere la probabilità che un paziente umano sviluppi una particolare malattia. All’uscita dal campo, è sufficiente che l’agricoltore riporti il robot a casa e carichi i suoi dati sul cloud per le analisi dell’agricoltura di precisione.

TerraSentia

FarmBot

Un altro esempio di robot, in questo caso per l’orticoltura, è rappresentato dal FarmBot, una soluzione open source per coltivazioni di piccole dimensioni che può essere assemblata su misura e che consente di progettare il proprio orto e di tenerlo monitorato e controllato da remoto, anche attraverso uno smartphone. Il sistema è dotato di telecamera, sensori di umidità e temperatura al suolo e, oltre ad innaffiare le piante con precisione, può anche seminare ed effettuare interventi con diserbanti. Il robot è infatti progettato per semplificare il diserbo vegetale negli allevamenti di ortaggi su media scala. La sua risorsa principale è che funziona in modo completamente autonomo.

FarmBot

Dino robot

Tra i trattori senza conducente troviamo invece Dino robot, un robot anch’esso autonomo per diserbare meccanicamente le colture orticole. Questo farmbot è infatti stato progettato per semplificare il diserbo vegetale negli allevamenti di ortaggi su larga scala. Funziona in modo autonomo una volta programmato per svolgere un determinato compito ed avere appreso dimensioni del campo.

Dino robot

VoloDrone

Certamente i farmbot che avranno un maggiore penetrazione di mercato, considerato anche il fattore costi, sono rappresentati dai droni. Esistono molteplici usi per i droni agricoli, tra cui l’analisi dei terreni e delle colture, il controllo di piante infestanti e di trattamento delle macchie ed il monitoraggio della salute generale delle colture. I droni, come il VoloDrone, possono anche essere di grandi dimensioni, e sono dotati di tecnologia come sistemi di propulsione, telecamere a infrarossi, GPS e sistemi di navigazione, controlli programmabili e pianificazione di volo automatizzata. Inoltre, con dei software di analisi dei dati personalizzato, tutte le informazioni raccolte possono essere immediatamente utilizzate per prendere decisioni nella gestione delle coltivazioni.

VoloDrone

EKKASIT91

L’attività probabilmente più complicata per gli attuali robot riguarda la raccolta dei prodotti. Fino ad ora, solo un essere umano poteva raccogliere efficacemente determinati tipi di colture, dato che i robot non erano abbastanza agili, delicati o precisi da gestire piante di tutte le forme e dimensioni. Grazie ai progressi nell’imaging, e nell’apprendimento automatico i robot possono ora strappare in sicurezza bacche e raccogliere verdure al pari di un essere umano, ed iniziano ad esserci in commercio delle raccoglitrici automatizzate, come il sistema EKKASIT91.

EKKASIT91

DOVE POTREBBERO ARRIVARE I FINANZIAMENTI

La Commissione Europea sta lavorando alla programmazione della ricerca per il prossimo settennato (2021-2027), denominata Horizon Europe, con un ambizioso programma di ricerca e innovazione da 100 miliardi di euro, nel quale è presente un’intera Area di Missione dedicata alla salute e all’alimentazione del suolo, agli strumenti per sensibilizzare sull’importanza del suolo, interagendo con i cittadini, al creare conoscenze e sviluppare soluzioni per ripristinare la salute e le funzioni del suolo e per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

I risultati dovranno portare un impatto diretto sul successo del Green Deal della nuova Commissione Europea e sulla sua ambizione di progredire su clima, biodiversità e alimenti sostenibili. Non vi sono dubbi che i finanziamenti su questo settore saranno molto maggiori che nel settennio precedente e che le tecnologie legate ad intelligenza artificiale, IoT e robotica la faranno da padrone.

Fonte: https://www.ai4business.it/