I robot avanzano … ma non in collina!

Di   30 Giugno 2020

I limiti tecnologici rendono i robot per il diserbo ancora prematuri, ma anno dopo anno si possono apprezzare sempre nuovi sviluppi che prefigurano una prossima rivoluzione della meccanizzazione agricola

Un piccolo robot per il diserbo meccanico avrebbe due vantaggi. Prima di tutto permetterebbe di fare a meno chimica. In secondo luogo permetterebbe di non ricorrere più al lavoro manuale. Un diserbante robotico può svolgere anche altre operazioni di precisione come la semina, ma ha ancora dei limiti tecnologici. Oltre al costo e alle dimensioni, sono alimentati dalla luce del sole e per lavorare anche in assenza di luce richiedono una velocità di ricarica delle betterie che ancora un è stata raggiunta. Inoltre serve una connessione wirless forte e stabile per eseguire programmi operativi o persino guidare l’unità.

Tuttavia, cosa ancora più importante, questi robot necessitano di condizioni del terreno quasi perfette in cui operare, altrimenti i loro livelli di efficienza calano drasticamente. I robot oggi realizzati funzionano solo su terreni in piano o con pendenze inferiori a 10 gradi. Inoltre in caso di terreno bagnano l’operatività è messa subito in forte crisi. Per non parlare, poi, delle dimensioni dell’area da trattare che può richiedere un secondo robot che termini il lavoro inziato dal primo, ormai con le batterie scariche.

Di tutto questo si è parlato durante un webinar organizzato dalla Società agricola tedesca DLG con diversi esperti di robotica.

Tecnologia danese: FarmDroid

Uno degli esperti del panel era Rene Jannick Jorgensen, Amministratore delegato di FarmDroid ApS con sede in Danimarca. L’azienda ha prodotto un robot, l’FD20, per aiutare gli agricoltori a diserbare e seminare con la capacità di lavorare in campi fino a 20 ettari. Attualmente ci sono oltre 50 robot FarmDroid che lavorano in campi in tutta Europa, principalmente in aziende agricole in Germania con buoni risultati.

Rene ha dichiarato: “Il nostro robot è stato progettato per aiutare i coltivatori nel diserbo. Ha una capacità di lavorare fino a campi di 20 ettari, ma può essere spostato su campi più piccoli, ad esempio quattro campi di cinque ettari ciascuno. Abbiamo seminato e diserbato oltre 1.000 ettari questa primavera con le nostre unità”.

Robot automatico per semina e diserbo

FarmDroid FD20 è un robot di semina e diserbo automatico alimentato da quattro pannelli solari. La batteria può far funzionare la macchina per 24 ore senza alcuna ricarica esterna.

“Effettuiamo la semina utilizzando un sistema che fornisce una precisione millimetrica. Il diserbo viene eseguito sia tra le file sia nelle file riducendo al minimo la necessità di un diserbo manuale supplementare”, ha detto.

Inizialmente progettato per la barbabietola da zucchero, l’FD20 sta già lavorando in quattro diverse colture. Questo robot ha sei file di semina, ma è possibile configurarne altre e viaggia a una velocità compresa tra 450 e 950 m all’ora. Utilizza un sistema GPS RTK che fornisce una precisione di otto millimetri e costa circa 65.000 €.

Il robot FD20 ha sei file di semina e viaggia a una velocità compresa tra 450 e 950 m all’ora. – Foto: FarmDroid

La sfida è robotizzare l’agricoltura

Ci sono ovviamente una serie di ostacoli che gli sviluppatori di robot devono superare affinché queste piccole macchine autonome possano subentrare alle grandi attrezzature portate da trattori sempre più potenti.

Naturalmente i robot possono essere utilizzati in un campo ma possono anche essere spostati in un campo diverso per fargli gestire il maggior numero possibile di ettari e non lasciarlo mai fermo. Come ogni mezzo agricolo tecnologicamente complesso, anche i robot ricevono tutta l’assistenza post vendita necessaria, con supporto anche da remoto per le parti software.

Tuttavia oggi i robot non sono in grado di lavorare quando le pendenze superano i dieci gradi. Per questo, il rivenditore dovrebbe sempre visitare l’agricoltore o il contoterzista per verificare se l’unità si adatta ai terreni sui quali sarà chiamato a intervenire.

Ammortamento

Secondo i calcoli forniti da FarmDroid, utilizzare il robot FD20 su un terreno di 10 ettari permette di ammortizzarne la spesa in 4 anni. Se, invece, viene utilizzato su 20 ettari, ad esempio per la barbabietola da zucchero biologica in primavera e per la colza in autunno, il ritorno sugli investimenti sarebbe inferiore a due anni.

Robot e chimica

La grande domanda è se il diserbo robotizzato diventerà mai efficace quanto il diserbo chimico. Di sicuro un robot non pulirà mai il terreno come fanno i mezzi tradizionali e qualche erbaccia rimarrà sul campo. Questo richiede il supporto del diserbo manuale. L’obiettivo del robot FD20 è però di rimuovere quante più erbe infestanti possibili, evitando di danneggiare la coltura, specialmente nelle prime fasi di crescita. Per questo qualche erbaccia resterà sempre.

“Consigliamo di iniziare a diserbare nelle primissime fasi della coltura. Più avanti si va nella stagione e più ci si avvicina al momento della raccolta e più l’operazione diventa difficoltosa per un robot ”, ha aggiunto Rene.

Robot spruzzatori

Chi non ha biologico e vuole un terreno pulito a erbacce senza dover ricorrere ancora alla manodopera, il webinar ha evidenziato come esistano anche robot spruzzatori che applicano sostanze chimiche autonomamente nei campi, individuando a una a una le infestanti. Quindi con un impiego di sostanze chimiche molto basso.

Fonte: Future Farming