Il Centro Nazionale Agritech

Di   5 Luglio 2022

Parte grazie ai fondi dei Pnrr il centro nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura: un finanziamento senza precedenti per la ricerca

Il Centro Nazionale per le Tecnologie dell’Agricoltura ha ricevuto un finanziamento di 477 milioni di euro dall’Unione Europea all’interno del programma NextGenerationEU. Al progetto collaborano diverse Università, centri di ricerca, e imprese tra cui Antares Vision che è diventato il partner tecnologico mettendo a disposizione le sue soluzioni di tracciabilità, ispezione e analisi dei dati per il settore Agritech.

Promosso dall’Università di Napoli Federico II, “Agritech”, il Centro Nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura, è un progetto basato sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari, con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. 

28 Università5 centri di ricerca18 imprese. Un parterre costituito dalle eccellenze italiane nel settore agrifood, che conta al momento 51 attori distribuiti su tutto il territorio nazionale, e che ha raccolto quasi mille manifestazioni d’interesse nel settore industriale di riferimento. Il progetto rientra nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di ‘campioni nazionali di R&S’ su alcune Key Enabling Technologies” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

Il Centro Agritech nasce con l’ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l’industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile. Vuole collegare infrastrutture di ricerca in agricoltura disponibili a livello nazionale, utilizzare le tecnologie abilitanti per migliorare produttività e sostenibilità, oltre a promuovere transizione ecologica e digitale, collaborare con le imprese per aumentare la resilienza e la competitività economica nel settore agroalimentare e formare la prossima generazione di studiosi nel settore, garantendo il capitale umano e le competenze necessarie per affrontare le sfide future.

5 obiettivi principali

RESILIENZA – Adattamento delle produzioni ai criteri di sostenibilità e ai cambiamenti climatici;
BASSO IMPATTO – Riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale;
CIRCOLARITÀ – Sviluppo di strategie di economia circolare;
RECUPERO – Sviluppo delle aree marginali;
TRACCIABILITÀ – Promozione della sicurezza, tracciabilità e tipicità delle filiere agroalimentari.

L’Università Federico II è l’ente promotore del Centro Nazionale Agritech ed è responsabile dell’HUB nazionale. L’Università di Torino coordina lo Spoke 6, che vede lavorare insieme, oltre a UniTo, il Politecnico di Torino e le Università di Genova, Piacenza, Ancona e Foggia, nello sviluppo e verifica di sistemi agricoli sostenibili anche in scenari climatici in evoluzione.

2 PROGETTI DI PARTENZA

Il primo, “Misurazione, registrazione e modellazione dei dati di impatto ambientale” svilupperà modelli e strumenti predittivi per garantire la resilienza e la sostenibilità dei sistemi zootecnici, in particolare sistemi di supporto alle decisioni in tempo reale per gli agricoltori e gli allevatori.  

Il secondo, “Misurazione delle emissioni di GHG e altri impatti ambientali: sensori, modellazione predittiva dei processi e altre tecnologie ICT” andrà a verificare la qualità e la tracciabilità dei prodotti, nonché a sviluppare la certificazione alimentare e di sostenibilità applicando l’analisi di modelli multivariati di dati sperimentali. 

Tra gli obiettivi: determinare il carbon footprint, le emissioni di gas a effetto serra e altri impatti ambientali dei processi agricoli; misurare, monitorare e confrontare l’efficienza dei processi aziendali applicando sensori, modellazione predittiva dei processi e altre tecnologie ICT in strutture pilota avanzate. E infine, realizzare un sistema di misurazione integrando e mettendo a disposizione dati e metadati a supporto della qualità alimentare, della sicurezza, della genuinità, della tracciabilità e sostenibilità dei sistemi di produzione. 

I SOGGETTI COINVOLTI

Consiglio Nazionale Ricerche, Università degli Studi di Bari, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi di Milano, Università di Napoli Federico II, Università di Padova, Università di Siena, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi della Tuscia, Centro Euro-Med sui Cambiamenti Climatici, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, New Technologies, Energy and Sustainable Economic Development, Found Edmund Mach, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna, Università degli Studi della Basilicata, Università di Bolzano, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Catania, Università di Foggia, Università di Firenze, Università degli Studi di Genova, Università di Perugia, Università di Pisa, Università di Parma, Università di Reggio Calabria, Sapienza Università di Roma, Università di Salerno, Università di Sassari, Università di Udine, Università delle Marche, Antares Vision, Consorzi Agrari d’Italia, Casillo, CNH, De Matteis, Egeos, Enginnering, Eni, Graded, IBF, Irritech, Relatech, Società Sementi Italiana, Telespazio, Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Intesa San Paolo e Nestlé.