Il disciplinare BIOGASFATTOBENE

Di   3 Luglio 2019

Articolo di Giuseppe D’Amore per la newsletter del progetto ENAGRI – Energia dall’Agricoltura, del mese di giugno, a cura di Enama, l’Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola

Il sistema di certificazione per gli impianti di produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili alimentati a biogas è stato definito di concerto con il Consorzio Italiano Biogas (CIB) in virtù della stessa visione del settore, che ha portato alla definizione di un disciplinare che qualifichi la produzione e l’utilizzazione di biogas da parte delle aziende che ad esso aderiscono.

L’obiettivo del nuovo disciplinare, cui è connesso il marchio BIOGASFATTOBENE, è promuovere la cultura della qualità, dell’ambiente e della sicurezza nelle aziende, dimostrarla e certificarla, verso la digestione anaerobica.

ENAMA è l’Organismo di Certificazione esclusivo per l’Italia, convenzionato con CIB, che è detentore del marchio BIOGASFATTOBENE, ed effettua le verifiche ispettive presso gli impianti di biogas al fine di certificare il processo di produzione e utilizzazione del biogas in conformità agli obiettivi fissati dal disciplinare. La certificazione rappresenta uno strumento di trasparenza e di dialogo rivolto ai soggetti che rappresentano interessi collettivi, come il legislatore, i media, le comunità locali, gli organismi pubblici di controllo. Con questo passo ci si propone di portare un contributo al consenso verso le energie alternative, con particolare riguardo al favore dell’opinione pubblica per il biogas grazie a regole e criteri procedurali espressamente definiti e trasparenti, dedicati a qualità, ambiente e sicurezza.

Il disciplinare rappresenta un sistema a cui possono aderire volontariamente le aziende produttrici di biogas che consapevoli della complessità di gestione di un impianto intendono impegnarsi nel valutare le ricadute della propria attività e sentono la necessità di aderire ad un sistema che aumenta la consapevolezza della gestione dell’impianto e ne migliora l’efficienza.

L’integrazione dell’impianto di biogas nell’azienda agricola è il fattore chiave per la creazione del modello biogasfattobene ed è l’elemento da cui può partire un vero e proprio cambiamento del modo di fare agricoltura produttiva e sostenibile. L’impianto di biogas, infatti, se bene integrato in azienda agricola è lo strumento che permette la valorizzazione degli scarti vegetali e animali dell’azienda stessa restituendo il digestato, ottimo biofertilizzante e vettore del ritorno costante della sostanza organica nel terreno.

Si può passare quindi da un modello di agricoltura intensiva in cui le produzioni sono destinate direttamente all’industria di trasformazione verso un modello di agricoltura che può chiudere il ciclo produttivo, valorizzare i propri scarti, mantenere la fertilità, produrre più colture anche strutturando le rotazioni agricole e la copertura del terreno e applicando tecniche innovative, il tutto riducendo emissioni e fabbisogno di concime chimico grazie al digestato. Gli obiettivi specificamente perseguiti attraverso il disciplinare e la conformità ad esso consistono nell’adozione di buone prassi mirate alla riduzione degli impatti ambientali, visivi, sonori e olfattivi del sito; all’incremento della sicurezza ed al miglioramento del trattamento delle biomasse e del digestato.