Il nuovo contratto di lavoro occasionale agricolo a tempo determinato

Di   11 Gennaio 2023

Da diversi anni gli agricoltori lamentano la mancanza di manodopera nei momenti clou della raccolta. ecco così che nella Legge di Bilancio 2023 si cerca una soluzione introducendo in via sperimentale per il biennio 2023-2024 il nuovo contratto di lavoro occasionale agricolo a tempo determinato. Inizialmente si era parlato di reintrodurre i voucher in agricoltura, ma l’obiezione ferma dei sindacati ha fatto cambiare rotta al Governo.

Ferme restando le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato e i  Contratti Collettivi Nazionali e provinciali di Lavoro, l’obiettivo è rendere flessibile il ricorso alla manodopera consentendo alle imprese di utilizzare prestazioni occasionali entro un massimo di 45 giornate lavorative annue per ciascun lavoratore.

Con il contratto di lavoro occasionale agricolo a tempo determinato la retribuzione è stabilita dai contratti collettivi ed è esente da imposizione fiscale.  Inoltre quanto percepito dal lavoratore non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato ed è quindi cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico.
Si tratta di un aspetto fondamentale introdotto con estremo realismo proprio per attrarre chi sia già titolare di una qualche forma di retribuzione.

L’esenzione di imposizione fiscale rende lo strumento di interesse per le imprese, così come le semplificazioni burocratiche.

Meno burocrazia

Le aziende possono emettere un’unica busta paga alla scadenza del rapporto. Inoltre assolvono l’obbligo di informativa al lavoratore semplicemente consegnando il modello di assunzione, accordando però la possibilità di pagare i compensi settimanalmente, ogni quindici giorni oppure mensilmente. I pagamenti devono però essere tracciabili, quindi niente contanti in busta.

Contribuzione

Per contenere i costi è stato previsto che la contribuzione dovuta sia quella stabilita per i territori svantaggiati, da versare in un’unica soluzione entro il giorno 16 del mese successivo al termine della prestazione con modalità da definire.

Chi può essere assunto occasionalmente?

Pensionati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali o del Reddito di cittadinanza, studenti fino a 25 anni, detenuti ammessi al lavoro all’esterno che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato in agricoltura nei 3 anni precedenti.
Il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti previsti, il datore di lavoro deve quindi comunicare al Centro per l’impiego l’apertura del contratto.
In caso di mancata comunicazione o di assunzione di soggetti diversi da quelli previsti dalla norma, sono previste sanzioni amministrative da 500 a 2.500 euro per ogni giornata in cui risulta accertata la violazione.

Durata del contratto

La durata massima del contratto è di 12 mesi e il limite dei 45 giorni nell’anno civile si applica al numero massimo delle giornate effettive di lavoro. In caso di superamento di tale limite il rapporto di lavoro si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Per avere maggiori elementi di valutazione occorre attendere lo specifico documento, preannunciato dall’INPS, sulle modalità di funzionamento dello strumento.