Il plasma uccide i batteri sulle foglie

Di   30 Maggio 2019

Il futuro della sanificazione a basso impatto ambientale di prodotti freschi è il plasma

Pingshan Luan – Università del Maryland

Conosciuto soprattutto per le sue applicazioni nella tecnologia dei televisori e dei computer, quella che è chiamata la quarta materia (dopo lo stato solido, liquido e gassoso), il plasma – che sostanzialmente è aria elettrificata – viene oggi studiato per la sua capacità di incidere e modificare le superfici con cui interagisce. In questo caso dei vegetali poiché il test è stato fatto sulle foglie di spinaci. In pratica riesce a ‘grattare’ via gli strati più superficiali delle foglie, non più di un paio di decine di nanometri (un nanometro è un miliardesimo di metro), ripulendole da eventuali patogeni con un’efficacia del 99%.

È la scoperta di Pingshan Luan, un neolaureato della Facoltà di scienza e ingegneria dei materiali dell’Università del Maryland, che ha appena pubblicato sulla rivista scientifica ‘Plasma Processes and Polymers’, gli esiti della sua ricerca condotta in collaborazione con l’Istituto per la Ricerca in elettronica e fisica applicata, l’Istituto per la Scienza della nutrizione e dell’alimentazione e il College di Agricoltura & Risorse naturali, tutti del Maryland.

“Quello che manca nelle linee di lavorazione di IV Gamma e in genere dell’ortofrutta fresca – afferma Luan – è proprio una fase di distruzione dei batteri. Oggi i trattamenti post raccolta si limitano ad un processo di cooling, ad una fase di lavaggio con l’aggiunta di sanificanti, all’imballaggio e alla spedizione. Peraltro la fase di lavaggio è molto impattante per l’ambiente perché può arrivare a impiegare fino a 4,5 chili di acqua per un chilo di prodotto. L’applicazione di sanificanti acquosi come il cloro, ad esempio, fra i più comuni, inoltre, non elimina completamente il rischio di contaminazioni che, proprio dentro il vettore acqua, possono anche diffondersi maggiormente se non si ricostituisce continuamente la presenza di cloro che si disperde con molta facilità”.

Con l’innovazione tecnologica proposta da Luan, invece, basterebbero l’aria e poca elettricità.

Per capire le possibili applicazioni industriali di questa tecnologia basti pensare che potrebbe essere inserita dentro macchinari per la sanificazione prima del consumo domestico non più grandi di un forno a microonde. Oppure in macchinari più grandi per la ristorazione oppure in linee di processo industriali per l’industria di lavorazione dei prodotti freschi.

“Il plasma incide e modifica la superficie della membrana esterna dei batteri danneggiandola e modificandone la struttura – precisa Luan -. Con un minuto di trattamento sulle foglie di spinacio abbiamo eliminato il 99% dei batteri presenti. Non sono ancora stati approfonditi gli effetti collaterali di questo trattamento in termini di perdita di nutrienti del prodotto ma suppongo che si tratti di una soglia molto bassa dal momento che l’incisione non si spinge più a fondo di un paio di decine di nanometri dalla superficie”.

Mariangela Latella – Fresh Cut News