Il SIMA contro l’EIMA: la “trovata” francese

Di   9 Aprile 2019

La rassegna parigina del SIMA annuncia un radicale cambio di date per sovrapporsi all’esposizione internazionale dell’EIMA nel novembre 2020. La decisione, che crea scompiglio nel calendario internazionale degli eventi dedicati alla meccanica agricola, punta a scalfire la leadership della rassegna bolognese, danneggiando le industrie costruttrici nella pianificazione delle attività e degli investimenti promozionali.

Testata francese all’Eima

Con un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di ieri, i Saloni Francesi hanno ufficializzato la decisione di spostare la rassegna internazionale della meccanica agricola Sima dalla sua storica collocazione, nel febbraio degli anni dispari, ad una nuova nel novembre degli anni pari in concomitanza con l’EIMA di Bologna. La prima edizione del nuovo calendario è stata fissata dall’8 al 12 novembre, in parziale sovrapposizione con l’evento di Bologna già fissato dall’11 al 15 del mese. La decisione degli organizzatori francesi, comunicata dopo che gli stessi avevano pubblicamente dichiarato, a fine febbraio in occasione del Sima, che non avrebbero cambiato le date della loro manifestazione, è – a giudizio della Federazione dei costruttori italiani FederUnacoma, organizzatrice di EIMA – un atto ostile e dannoso.

“Ostile perché mira a scalfire la leadership della rassegna di Bologna – spiega il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – e dannosa perché crea uno sbilanciamento nel panorama europeo degli eventi di settore, che avrà così una sola manifestazione negli anni dispari, l’Agritechnica di Hannover, e ben quattro altre rassegne (EIMA di Bologna, FIMA di Saragozza, Fieragricola di Verona e appunto SIMA di Parigi) negli anni pari”. “Ma soprattutto – precisa Malavolti – il nuovo assetto nuoce alle imprese della meccanica per l’agricoltura, la cura del verde e la relativa componentistica, costrette a moltiplicare gli sforzi economici nell’anno pari oppure a rinunciare ad alcune fiere a vantaggio di altre, con danni consistenti in termini di visibilità e di opportunità di business”. Nei suoi effetti pratici il nuovo posizionamento del SIMA nuoce sia alle aziende piccole, costrette appunto a scegliere tra Parigi e Bologna, sia alle aziende grandi, che per essere presenti ad entrambe le manifestazioni dovranno probabilmente riprogettare interamente i propri stand. Nel passaggio dall’anno dispari a quello pari, peraltro, le industrie espositrici si troveranno costrette ad investire per due anni consecutivi (2019-2020) in Francia, fatto oneroso e poco utile soprattutto per le industrie non francesi.

A giudizio della Federazione dei costruttori italiani è molto negativo che questa decisione non sia stata discussa dall’associazione dei costruttori francesi Axema nell’ambito del CEMA, il Comitato europeo che costituisce la sede naturale nella quale salvaguardare e conciliare gli interessi delle imprese del settore. L’EIMA, forte della propria tradizione e dei formidabili risultati ottenuti nelle ultime edizioni – che l’hanno portata a superare in modo netto l’evento francese in termini di espositori, di visitatori, di contenuti tecnici e di prestigio nel panorama internazionale di settore – conferma dunque le date stabilite e avrà luogo dall’11 al 15 novembre 2020 presso il quartiere fieristico di Bologna.