Impronte ambientali seguite con il satellite

Di   22 Febbraio 2021

GeoFootprint è una piattaforma online che permette di visualizzare su una mappa diverse metriche ambientali sulla base di dati satellitari e algoritmi di calcolo. L’obiettivo è stimare l’impatto puntuale delle coltivazioni sull’ambiente e di consentire di effettuare delle simulazioni

La piattaforma online interattiva GeoFootprint , realizzata da Quantis, combina i dati delle immagini provenienti dallo spazio al fine di confrontare l’impronta ambientale della coltivazione di materie prime chiave su una mappa mondiale interattiva.

Alcune aziende agricole e contoterzisti potrebbero aver bisogno di questo strumento per valutare l’impatto ambientale della propria attività ed eventualentne ridurlo con azioni consapevoli.

GeoFootprint nasce dalla collaborazione di oltre 25 partner pubblici, privati e accademici per accelerare, attraverso l’innovazione, la trasformazione dell’agricoltura nella direzione della sostenibilità. L’interesse è, quindi, soprattutto pubblico, accademico e dei grandi investitori nel settore.

Il tool intende sostenere le sfide della sostenibilità misurando dall’alto la perdita di biodiversità, di risorse idriche e di suolo che avviene nelle aziende agricole. Ogni attività umana ha, infatti, un impatto di carbonio e inquina, specie le acque (eutrofizzazione) è la misurazione puntuale di quanto accade in agricoltura permetterebbe di agire prontamente in modo sito specifico, usando un’espressione tipica dell’agricoltura di precisione.

Simone Pedrazzini,direttore di Quantis Italia, spiega come “geoFootprint è uno strumento altamente interattivo, che può fornire risposte rapide e intuitive a domande complesse”. Il punto è, ora, “creare sinergie con tutti gli attori italiani della filiera per ‘mettere a terra’ soluzioni scalabili, a partire da esperienze locali”.

Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia

GeoFootprint ha tra le proprie caratteristiche quella rendere visibili gli impatti di scelte agricole come la deforestazione, l’uso di fertilizzanti, l’irrigazione e la gestione del suolo, solo per fare alcuni esempi, in modo che possano essere prese in considerazione dai responsabili delle decisioni a livello strategico.

Immagini satellitari e metriche ambientali Life Cycle Assessment (Lca) sono combinate fra loro per ottenere una visualizzazione grafica dell’impronta ambientale delle colture di materie prime chiave su una mappa del mondo interattiva, offrendo la possibilità di scaricare dataset completi ed omogenei su scala globale.

Lo strumento è in grado di offrire visibilità granulare per territorio. Sulla base du questa gli attori della filiera agroalimentare potrebbero identificare e confrontare i principali fattori che determinano l’impronta ambientale specifica di una coltura, effettuare simulazioni per determinare azioni specifiche di miglioramento, e impostare scelte coerenti, a partire dai dati.

Inoltre geoFootprint promette agli utenti di poter valutare i rischi posti dai cambiamenti climatici su disponibilità e qualità dell’acqua dolce, salute del suolo e biodiversità.

Partner e stakeholder 

Lanciata da Quantis nel 2018 con il sostegno finanziario di Eit Climate-Kic, arx iT, Cool Farm Alliance, geoFootprint è stata sviluppata come iniziativa collaborativa tra oltre 25 stakeholder pubblici, privati e accademici: ADEME, Cargill, Ciraig, eco invest, Foag, General Mills, GEO Group on Earth Observation, Irta, Iucn, Mars Incorporated, Nestlé, Olam, Sai platform, Unilever, UPM Raflatac, We don’t need roads, Wbcsd, Yara.

Da gennaio geoFootprint mette a disposizione una versione demo, gratuita per consentire alle organizzazioni di ricerca, agli accademici e studenti, ai responsabili politici e agli attori della filiera una migliore comprensione della situazione attuale.

https://youtu.be/SVH4Wu7Ct74