In Lombardia la “ripresa artigiani” passa anche dai contoterzisti

Di   15 Ottobre 2021

Anche quest’anno alcuni agromeccanici professionali riceveranno finanziamenti pubblici grazie all’Albo di categoria di Regione Lombardia

Anche alcuni contoterzisti lombardi tra i beneficiari dei fondi regionali messi a disposizione dal bando “Investimenti per la ripresa artigiani”. Gli imprenditori agromeccanici riceveranno un contributo regionale del 50% dell’investimento, sino ad un massimo di 40.000 euro, per l’acquisto di trattori e macchine operatrici agricole, complete di guida automatica e telemetria. “Questo è stato reso possibile dall’Albo di categoria, requisito necessario per dimostrare la natura artigiana e la professionalità dell’impresa, ossia il suo orientamento prima di tutto al cliente”, spiega Clevio Demicheli, vice presidente di Uncai, nonché presidente della Flima, la Federazione lombarda delle imprese di meccanica agricola, la sola realtà a battersi a lungo affinché in Lombardia fosse prima istituto e poi reso operativo un albo delle imprese agromeccaniche.

“Dopo le misure ‘Al Via’ e ‘Faber’, questo è il terzo bando che riconosce tra i destinatari gli agromeccanici iscritti all’Albo regionale. Significa che l’Albo sta andato a regime, ed è riconosciuto dalle istituzioni come uno strumento utile per destinare i fondi pubblici in modo lungimirante”, aggiunge il coordinatore nazionale di Uncai Fabrizio Canesi che aggiunge: “Attraverso le associazioni locali Apima Cremona e Apima Milano, Lodi, Como e Varese abbiamo istruito le pratiche di tutti i contoterzisti lombardi che riceveranno il contributo regionale, sia di quelli che, un anno fa, ricevettero i primi storici finanziamenti pubblici alla categoria attraverso il bando ‘Faber’. Occorre quindi dare merito alle impiegate e agli impiegati delle associazioni Apima-Uncai che hanno saputo far fruttare l’opportunità messa a disposizione da Regione Lombardia”.

A questo punto all’Albo il recinto lombardo sta stretto: “L’assessore all’agricoltura di Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, sta valutando se istituirne uno sul modello di quello lombardo, quindi riservato alle aziende agromeccaniche artigiane, vale a dire professionali. Ma soprattutto a livello nazionale c’è un disegno di legge al vaglio del Parlamento, scritto a quattro mani da Uncai e dal Senatore Gianpaolo Vallardi, Presidente della Commissione agricoltura al Senato, che potrebbe riconoscere la centralità del contoterzismo per una agricoltura ancor più professionale e responsabile verso la collettività, e mettere sullo stesso piano tutti gli imprenditori agromeccanici d’Italia”, conclude il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.