La filiera umbra del nocciolo mette i muscoli

Di   11 Maggio 2022

La partenza simbolica domenica scorsa a Città Castello, in provincia di Perugia, con il taglio del nastro di un mezzo meccanico necessario per la preparazione dei terreni che ospiteranno la pianta della Nutella

Da sinistra: Sauro Petturiti tecnico meccanico – Giosuè Bambagiotti – Sergio Bambagiotti – Paolo Fratini sindaco di San Giustino umbro – Luca Secondi sindaco di Città di Castello – don Paolino – don Giorgio – Marco Bambagiotti

CITTA’ DI CASTELLO (Perugia) – La filiera umbra del nocciolo mette i muscoli. La partenza simbolica domenica scorsa a Città Castello, in provincia di Perugia, con l’inaugurazione di un mezzo meccanico necessario nella preparazione dei terreni che ospiteranno la pianta della Nutella. “Si tratta di una ruspa Fiat Allis AD20, una macchina datata ma rimessa completamente a nuovo, e fondamentale nei lavori di preparazione per il trapianto di noccioli, olivi e viti”, ha spiegato Sergio Bambagiotti, presidente dell’associazione Contoterzisti UNCAI Umbria, durante il taglio del nastro avvenuto alla presenza di Paolo Fratini e Luca Secondi, sindaci di San Giustino Umbro e di Città di Castello e dei parroci don Paolino e don Giorgio.

Alla base dell’iniziativa di Bambagiotti c’è la sua passione per i mezzi di movimento terra, oltre agli accordi di filiera tra Ferrero, Regione, Confagricoltura e Contoterzisti e al supporto di Giuliano Bacci. consigliere di Uncai Umbria e socio dell’azienda conto terzi Bianconi che ha messo a disposizione gli spazi dove, con un lavoro certosino, il mezzo è stato rimesso in sesto alla perfezione.

“Dopo tante ore di lavoro mettiamo a disposizione delle aziende agricole una macchina in perfetta forma per eseguire i lavori preparatori al trapianto del nocciolo, dal livellamento del terreno alla rippatura, operazioni che consentono un migliore radicamento della pianta e di andare in produzione anche due anni prima rispetto a una messa a dimora in maniera agronomicamente non corretta”, spiega ancora Bambagiotti, orgoglioso perché con il taglio del nastro, ha detto, “lanciamo anche un messaggio di pace, attraverso una macchina che porterà, soprattutto ai bambini, un po’ di dolcezza e sicurezza idrogeologica ai nostri territori, anche se assomiglia a un carrarmato”.