L’agricoltura italiana sempre più digitale: +22% in un anno

Di   29 Aprile 2020

IL DIGITALE È SERVITO! Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart. Si è appena svolto in diretta STREAMING il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood! L’evento è stato un forte successo di pubblico: ha visto l’iscrizione di oltre 2800 persone e la partecipazione di oltre 2000 utenti

I risultati della Ricerca 2019 dell’Osservatorio Smart AgriFood evidenziano come le aziende adottino sempre di più soluzioni di agricoltura 4.0 per ridurre l’impiego di input, delle macchine agricole e della manodopera. Si fanno strada soprattutto i software gestionali e quelli per l’elaborazione dei dati.

Droni, sensori in campo e sui mezzi, robot in stalla, software gestionali: nel 2017 il mercato dell’agricoltura 4.0, in italia, valeva 100 milioni, nel 2019 è arrivato a 450 milioni (+22% rispetto al 2018, il 5% del mercato globale), con la maggior parte della spesa concentrata in sistemi di monitoraggio e controllo (39%), software gestionali (20%) e macchinari connessi (14%), seguiti da sistemi di monitoraggio da remoto dei terreni (10%), di mappatura (9%) e di supporto alle decisioni (5%).
Un mondo composto per l’86% da fornitori di macchine e attrezzature agricole, e per il restante 14% da start up e altri attori emergenti: 160 aziende, 100 in più della mappa 2018, in grado di offrire 415 soluzioni. Oltre metà è applicabile in diversi settori agricoli (56%), mentre altre sono rivolte al comparto ortofrutticolo (21%), cerealicolo (20%), vitivinicolo (16%). Ancora poco presente lo Smart Farming, su cui si concentra solo il 13% delle soluzioni. L’attività agricola più interessata dalle proposte di Agricoltura 4.0 è la coltivazione (79% delle soluzioni), seguita da semina (41%), raccolta (36%), pianificazione (11%), magazzino (4%) e logistica (4%).

Fra le soluzioni 4.0 innovative per la tracciabilità alimentare offerte sul mercato italiano si assiste al boom della blockchain (43% delle soluzioni disponibili), seguita da QR Code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), e l’Internet of Things (30%). In generale, dopo la finanza e la PA, l’Agrifood rappresenta nel 2019 il terzo settore per progetti operativi blockchain, avviati dalle imprese soprattutto per incontrare opportunità commerciali, per rendere più efficienti i processi di supply chain e raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale.

Restano tuttavia i problemi di connettività, limitata alle aree urbane, e di competenza digitale: “La situazione attuale indotta dall’emergenza sanitaria – ha concluso Renga – sta spingendo con forza la digitalizzazione, amplificandone la necessità in molti ambiti ed evidenziando anche alcuni limiti, come ad esempio quello della connettività limitata nelle aree urbane o le limitate competenze digitali di alcuni attori”.